Ciccio Marolda / Il Guardiolismo vince col brivido, Napoli credici ancora
Editoriale di Ciccio Marolda
Un’illusione. Una improvvida speranza anche se solo per mezz’ora. Troppa roba, infatti, il City in quell’avvio anche per colpa d’un Napoli impietrito. O forse, chissà, c’era solo troppa eccitazione per questa partita compromessa da quell’inizio timoroso e disgraziato. Certo, si potrà dire che così com’era stato contro lo Shakhtar forse non è stata una grande idea rinunciare a Jorginho e Allan da subito ed entrambi, viste le timidezze e gli errori di Zielinski soprattutto, ma chi può giurare che non sarebbe stata la stessa cosa se in campo ci fossero stati i titolari? Nessuno. E allora inutile stare a rodersi per quello che è stato o non è stato anche alla luce delle sofferenze create agli inglesi nel finale. Ma nonostante tutto, chissà, domani il Napoli potrebbe ritrovarsi comunque a dire grazie a questo City che certe cose comunque le ha chiarite.
Intanto, ha ribadito che il Guardiolismo è un caposaldo del calcio moderno, mentre il Sarrismo di strada ne ha da fare ancora. Poi: che a parità di teorie e di filosofie, la differenza la fanno quelli che vanno in campo. Ma c’è dell’altro e stavolta a vantaggio dei cari giovanotti. E cioè, che all’Etihad ci lasceranno le penne pure gli altri e che, quindi, non sta scritto da nessuna parte che il Napoli, quello con Allan e del secondo tempo, debba rinunciare al suo progetto di passare il turno. Già: ma è ancora questo il progetto azzurro? Perché certe affermazioni e certe scelte potrebbero far pensare in altro modo. E sarebbe davvero un gran peccato. E da competizioni come queste e anche da amarezze come questa, infatti, che passa la crescita d’una squadra e d’un club che non vogliono fare gli spaventapasseri solo in casa propria. Anzi, una sconfitta come questa deve mettere addosso tanta rabbia e tantissima voglia di reagire. Subito.
Immediatamente.
A cominciare da sabato con l’Inter, seppure riposato e su di giri.
Fonte C dS