La difesa azzurra – di A. Tullio: “All’ inferno e ritorno”

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Difesa –  All’inferno e ritorno. Trenta minuti di apnea regalano al Napoli il suo incubo peggiore. In quel di Manchester l’andazzo è chiaro, i minuti che scorrono dettano ritmi alti ed istinto di  sopravvivenza mescolati all’aggressività degli uomini di Guardiola. albiol_koulibalyIn nove minuti due goal atterrano qualsiasi squadra. Il Napoli soffre ed ancora non si rialza perché la difesa è vittima dei duelli persi a metà campo. E’ vittima di triangolazioni e movimenti senza palla dei mediani del City che arrivano sulle ali e concludono. Il Napoli soffoca e non tiene palla, mix perfetto per andare incontro alla disfatta. Squadra  lunga  perché costretta dai blues ad arretrare ed inseguire la palla a vuoto. Cosi la difesa si ritrova con i centrocampisti avversari che attaccano spazi aperti. Improbo il compito, notevole la fatica per i difensori azzurri. In mediana le difficoltà sono notevoli con Zielinski  che non trova il suo uomo di riferimento, Diawara che fa quel che può e Hamsik che perde spesso la marcatura ed è poco preciso nei passaggi. La fase difensiva è messa a dura prova. Dopo la mezzora altra partita, il Napoli ritrova equilibrio e cresce, ha il tempo di sprecare e di imprecare. Fase difensiva rivedibile per merito degli avversari.

Factory della Comunicazione

a cura di Alessandro Tullio

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