Pep Guardiola in conferenza stampa: “Quando vedo giocare il Napoli, dico solo una cosa Wow”

Il tecnico del Manchester City elogia il Napoli di Sarri per il suo gioco

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Pep Guardiola in conferenza stampa: “Quando vedo giocare il Napoli, dico solo una cosa Wow”

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Domani sera all’Etihad Stadium di Manchester i padroni di casa del City affronteranno per la terza giornata di Champions League il Napoli di Sarri in una sfida davvero affascinante sul piano tecnico e tattico. Il tecnico Pep Guardiola ha parlando in conferenza stampa.

Cosa ci dice sul Napoli? “Sarà una partita affascinante. Spero che riusciremo a giocare al meglio. Avremo bisogno del sostegno dei nostri tifosi, è una gara importante. Loro fanno molte cose perfettamente. Non è una squadra che ci aspetterà. Fa molto pressing, hanno tre giocatori molto dinamici davanti, non aspettano i palloni lunghi. Hanno sempre i tempi perfetti, specialmente Callejon. A centrocampo hanno giocatori di qualità, come Jorginho, molto bravi con la palla. Riescono a difendersi bene e attaccate velocemente. Hanno un portiere molto esperto, che amministra bene la squadra. Quando in Italia si vincono 8 partite consecutive vuol dire che si è veramente forti. Ho letto i commenti di De Laurentiis alle mie parole, ma sono fermamente convinto che è una grande squadra. Se invece mi volete far dire che è una squadra disastrosa lo dico, ma non è ciò che penso”.

Sarà più difficile della partita col Liverpool? “Mi piace vedere il Napoli, mi piace vedere il suo modo di giocare. Quando sono a casa lo guardo. Mi piace guardarli e per noi è importante sfidarli. Per me, come allenatore soprattutto. Devo affrontare la partita come una partita importante. Voglio che sia una giornata di gran calcio anche per i tifosi”.

​​​​​Su Reina: “E’ un leader. Incoraggia i compagni, è una figura importante anche per l’allenatore. Aveva tutto il necessario per fare il mister già ai tempi di Monaco, quando siamo stati insieme. E’ stato un onore averlo con me”.

Il Napoli farà riposare qualcuno forse. Ci crede? “No, non ci credo. Ma De Laurentiis arriverà qui e lo chiederete a lui e a Sarri. Nelle ultime partite c’è sempre stata la stessa formazione e anche ora mi aspetto la stessa”.

Qual è la strada giusta per vincere? “Non c’è una strada giusta. Si vince in tutte le maniere. La forza degli allenatori è decidere come giocare. Basta che si vince, tutte le maniere sono valide. Ormai sono da più di un anno qua e convinco i miei giocatori a farlo alla nostra maniera, Sarri da tre anni convince i suoi a farlo nella sua maniera. Ci sono tante cose che influenzano i risultati. L’importante è che si fa quello che si deve fare. Il Napoli ora va fortissimo, ma c’è la Juve che non mollerà mai, le milanesi, le romane che pure stanno facendo bene”.

Le piacerebbe allenare il Napoli? “Ora è Sarri l’allenatore del Napoli. Scudetto a Napoli e City? Vedremo”.

Cos’ha il Napoli in più e cos’ha il City in più? “Se parlo bene del Napoli è perché lo sento davvero. Noi siamo già grandi tutti. Non so cos’ha in più, perché lo guardo in tv. Mi piace vederlo, mi piace che appena perdono palla tornano subito a riprenderla. La palla gira con due tocchi, anzi uno. Fanno belli inserimenti, ottimi tagli. Quando lo guardo dico ‘Wow, mi piace ciò che fanno’. Allenatore, squadra e società sono bravi. Mi immagino che domani non vedrò un Napoli messo indietro. Sono due squadre che vogliono tenere palla, fare tanti gol. Sospetto che quando due squadre vogliono fare questo la partita sarà bella”.

Cosa potrà fare la differenza domani? “Domani quando comincerà la partita decideranno i giocatori, parleranno loro. I giocatori più bravi vinceranno la partita. Il calcio dipende dai giocatori, noi qui facciamo chiacchiere”.

Sarri può essere considerato uno di quelli che cambia il calcio italiano? “Penso sempre che lascerà qualcosa al calcio italiano, ma soprattutto ai giocatori che ha avuto. Ha una forza molto speciale di vedere il calcio. E’ un modo semplice, con attacco e difesa del pallone”.

Ancora su Reina: “Non devo parlare della sua carriera, che parla da sola. E’ un portiere straordinario, un ragazzo fantastico che sia in campo che nello spogliatoio si fa sentire. E’ importante per il suo allenatore, ovviamente può fare la differenza”.

La Redazione

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