Marek: animo, coraggio e cresta altissima. Fallo per il bene del Napoli, dimentica l’ amarezza sin da sabato all’Olimpico con i giallorossi. Del resto, la notte della Capitale sarà emozionante come poche altre: per una serie di motivazioni storiche, per le tristi implicazioni relative alla morte di Ciro Esposito; per la presenza in campo di due degli ultimi simboli romantici del calcio italiano: De Rossi e Hamsik. La storia di Marek, se vogliamo, è addirittura più intensa: perché lui a Napoli non è nato e cresciuto come il collega a Roma e nella Roma, tutt’altro. Lui Napoli l’ha scelta. Dopo dieci anni e undici stagioni di partite (463, coppe comprese) e gol (114 complessivamente, meno uno dal primato di Maradona), ora Hamsik vede l’obiettivo più nitido che mai: sì, la vittoria del campionato non è più una chimera e lui potrebbe passare alla storia come il primo capitano tricolore dopo Diego. Dopo un Pibe da record che, volendo, potrebbe capitolare già tra qualche giorno. Una storia da brividi. Un pensiero che dovrà accompagnarlo sempre come un amico fedele, così da rendere un po’ meno amaro il sapore di un’altra estate senza Mondiale. Roma, City e Inter: da sabato a sabato 21, tutto in una settimana. Da scudetto.
