Pepe Reina e l’Olimpico. sale l’ adrenalina e lo spagnolo torna a frapporsi fra la Roma e la porta a distanza di sette mesi (4 marzo): tanto è trascorso dall’ultimo scoppiettante confronto coi giallorossi nella loro tana. Scoppiettante a dir poco, per gli innumerevoli colpi di scena, soprattutto quelli d’un finale pietrificante. Ultimi minuti in cui Reina non se n’è rimasto con le mani in mano: quella vittoria per 2-1 (doppio Mertens e poi Strootman) fu infatti in gran parte merito suo. D’un Pepe “monstre”, capace di parare anche l’imparabile. In special modo a recupero ormai esauritosi, producendosi in un intervento che ebbe del prodigioso: combinazione Rudiger-Perotti, tiro fulmineo dell’argentino e mirabile colpo di reni di Pepe che, con la punta delle dita della mano destra, riuscì a deviarla sotto la traversa (nonostante la spiazzante deviazione di Koulibaly), per poi ritrovarsela fra i piedi. Poi, con un altro capolavoro di riflessi e la punta del piede sinistro la mise in angolo, smorzando in due favolosi tempi le residue velleità d’una Roma dominata per (quasi) un match intero. Miglior intervento assoluto in serie A della passata stagione secondo la Panini, precedendo in classifica Donnarumma e Buffon. Ma, nel corso di quel match, aveva già salvato più volte la porta: evidentemente, quando Pepe vede giallorosso…