L‘Italia di Ventura non va oltre l’1-1 interno contro la Macedonia e non è neanche certa di fare i play-off, a meno che il Belgio non blocca la Bosnia a domicilio, altrimenti basta un punto in casa dell’Albania. Azzurri in gol con Chiellini, che sfrutta l’assist di Immobile. Il pareggio della squadra ospite e del palermitano Trajkoski su assist di Pandev. Italia che esce tra i fischi assordanti dello stadio “Vecchio Torino”. Nelle pagelle de “il Mattino” Insigne e Chiellini salvano l’onore degli azzurri, male Bonucci, Parolo e Gagliardini.
sv Buffon. Lui solo in maglia azzurra, omaggio ai vent’anni in nazionale (172 partite, 60 più di Zoff), i compagni in maglia bianca. Primo tempo di tutto riposo. Infilato da Trajkovski per il pareggio macedone. Può fare poco.
6 Barzagli. Agli e Barzagli, torna la BBC, la frattura che non quaglia nella Juve. Si batte da vecchio guerriero. Non rientra dopo l’intervallo per una botta.
5 Bonucci. Il transfuga bianconero rientra fra i compagni di Torino. Non è più lui. Si perde Nestorovski e Chiellini salva (42′). I lanci sono sempre fuori misura.
6,5 Chiellini. La torre di Pisa che pende, pende e mai va giù. Porta in vantaggio l’Italia da centravanti sull’assist di Immobile, poi salva in corner una puntata di Nestorovski sfuggito a Bonucci. È il più attivo degli azzurri.
5,5 Zappacosta. Dal quartiere londinese molto chic di Chelsea torna nello stadio dei due anni in maglia granata. Spinge molto, ma in difesa va in difficoltà contro Alioski dalla chioma argentata.
5 Parolo. Indisponibili De Rossi e Verratti, tocca al laziale fare gioco, ma non lo fa. Chi va piano, va Hasani e non va lontano. Costruisce poco. Nel primo tempo si fa notare per due falli (28′ su Pandev, 33′ su Velkovski). Ammonito (68′) per una entrataccia su Ristovski. Messo in difficoltà da Bardhi, il migliore dei macedoni.
5 Gagliardini. Seconda presenza, ma debutto dal primo minuto in un centrocampo che ha perso i titolari. Si vede a sprazzi. Il centrocampo costruisce poco. L’Italia va avanti con i lanci dei difensori. Non in evidenza. Esce a un quarto d’ora dalla fine.
5 Darmian. Spinge, ma non c’è l’intesa con Insigne. Non si ricorda un solo cross efficace.
5 Verdi. Debutto pieno dopo i pochi minuti finali ad Amsterdam contro l’Olanda (dal 91′ al posto di Verratti). Frenato dall’emozione. Un cross al 39′ è la sua prima giocata. Pare sbloccarsi nella ripresa con un gran lancio a Zappacosta. Dopo un’ora, esce.
5,5 Immobile. È il cannoniere di Ventura, ma si segnala solo per l’assist del vantaggio di Chiellini. Martellato dalla marcatura asfissiante del ventiduenne Musliu che non riesce mai a superare.
6,5 Insigne. Il 3-4-3 lo restituisce al suo ruolo di esterno offensivo. Deve retrocedere e accentrarsi per giocare palla. Accende la partita. Vince il contrasto e lancia Immobile nell’azione dell’1-0. In apertura, a tu per tu con Dimitrievski, si fa chiudere lo specchio della porta. La squadra accompagna poco le sue iniziative.
6 Rugani. Quarta presenza al posto di Barzagli nella ripresa. Eccellente chiusura su Trajkovski (73′): pericolo sventato.
5,5 Bernardeschi. Entra al posto di Verdi (64′), ma il gioco pende tutto a sinistra. Un tiro fuori bersaglio (81′).
sv Cristante. Debutto assoluto, dal 75′ al posto di Gagliardini.
5,5 Ventura. Contro la Macedonia, nel match d’andata a Skopje acciuffato al 92′ da Immobile (3-2), azzardò il primo libidinoso 4-2-4. Un anno dopo, complice anche gli infortuni (Belotti) e la necessità di dare un ruolo più congeniale a Insigne, sparacchia un 3-4-3 occasionale con due terzini sugli esterni del centrocampo che con Parolo e Gagliardini non suscita meraviglie. Sbuffa e si agita a bordo campo e, al pareggio di Trajkovski, allarga le braccia e si consegna alla delusione. L’Italia chiude il match senza gloria e senza vittoria. Pareggio libidinoso per i macedoni.
La Redazione