Il Napoli di Sarri lancia la sfida alle big d’Italia e anche d’Europa, con il suo gioco ed è in corsa su due fronti in attesa della Coppa Italia. Le pagine odierne de “il Mattino” propongono un’interessante intervista fatta all’ex difensore del Milan e della nazionale italiana Franco Baresi sulla squadra azzurra e sul reparto arretrato dei partenopei.
Baresi, da che parte sta? Vince chi segna di più o chi prende meno gol? «Vi sorprendo: vince chi fa un gol in più. È sempre stato così».
Colpa di Sacchi se la pensa così? «Ma no. Le regole fondamentali sono l’organizzazione del gioco, la cultura del lavoro e il senso di appartenenza del gruppo. In generale, chi non prende gol è a metà dell’opera. Ma poi gliene manca l’altra metà».
Dunque, questo Napoli è quello che più ricorda il Milan degli anni 80? «Propone il gioco. Gli piace il possesso. Sotto questo aspetto, ci sono similitudini».
Ma Sarri e Sacchi davvero si somigliano? «Sono diversi. Sarri ha portato un idea di calcio piacevole, veder giocare il Napoli è gradevole perché diverte. E non è una cosa di poco conto. Ma sono epoche differenti, non può mettere a paragone quel Milan con questo Napoli a distanza di 30 anni…».
Dei difensori del Napoli chi le piace di più? «Sono molto organizzati. Nel vederli, mi viene in mente come giocavamo noi: hanno una mentalità di reparto, non ragionano solo individualmente. Si muovono bene insieme e Koulibaly ha grandi qualità, è bello vederlo giocare, a tratti mostra di avere grande eleganza. Al di là degli errori che possono accadere, ho l’impressione è che siano molto cresciuti rispetto allo scorso campionato».
Voi errori così plateali come quello del Napoli contro il Feyenoord, però, mai l’avreste commesso? «Non è vero, se uno si sforza a ricordalo, anche noi qualche pasticcio lo abbiamo fatto».
È una squadra pronta per lo scudetto, quella azzurra? «Non lo so. È presto, Napoli e Juve stanno dimostrando di avere un bel passo e di avere forse qualcosa in più. Ma dopo sei giornate non si può ancora dire nulla».
La Redazione