Col Feyenoord è sembrato cresciuto rispetto alla gara contro la Spal. Sabato scorso Maksimovic aveva tenuto in gioco Antenucci in occasione del vantaggio di Schiattarella, confermando di avere ancora difficoltà nel muoversi coerentemente col resto del reparto. Ma da quell’errore il difensore serbo s’è ripreso ed ha sbagliato poco altro. Attento nelle letture di gioco, pulito nel rilancio dell’azione, lucido nell’interpretare un ruolo così delicato, sostituendo un leader di riferimento come Albiol. La rete degli olandesi ha molteplici colpevoli: Maksimovic è stato lento nell’arginare Amrabat, ma Koulibaly non è sembrato più reattivo e, in precedenza, la squadra aveva perso un pallone ingenuamente a due passi dalla propria area di rigore, gestendolo con presuntuosa sufficienza. Non sarà quell’errore e non saranno neppure i 25 milioni di euro investiti dalla società a condannarlo. Maksimovic è un investimento, dunque va atteso. Per Sarri rappresenta un’alternativa di valore che ancora studia per diventare grande. È sulla buona strada, con difetti da limare ed ampi margini di crescita.