Alla vigilia di Napoli-Feyenoord, il periodico olandese Elf Voetbal ha intervistato i giocatori oranje dell’Atalanta. Parole non dolci quelle pronunciate da De Roon, Hateboer e Gosens. A cominciare dal mediano ex Middlesbrough:
«Dopo la prima partita al San Paolo, sono stato sorteggiato con Dries Mertens per il controllo anti-doping e abbiamo parlato anche dei tifosi del Napoli. Per lui era normale, mi ha spiegato che è il comportamento solito contro tutti i gli avversari. I tifosi del Napoli sono i più estremi d’Italia. Io non mi lascio coinvolgere, ma i giocatori più giovani potrebbero intimidirsi».
Poi Hateboer ha rincarato la dose:
«I tifosi del Napoli hanno circondato il nostro bus alla partenza dell’hotel e ci hanno rivolto le offese più terribili, sollevando il dito medio, fino all’arrivo allo stadio. C’erano anche bambini con i loro papà. Durante il viaggio siamo stati inseguiti da auto e molti scooter. Questo, però, mi ha solo motivato. Da professionista ho ignorato queste provocazioni».
E Gosens ha concluso così:
«Ero stato avvertito, ma è stato strano vedere tutti quei gestacci nei nostri confronti. Nel viaggio verso lo stadio ci hanno urlato di tutto».