Il Napoli intravede la Champions League nel ventre dei suoi stessi record. L’accoglierà come un’occasione, ghiotta, per cancellare la sconfitta con lo Shakhtar Donetsk e quella serata (inaugurale) che ha lasciato un velo d’amarezza in chiunque; ma sarà una serata utile, anzi indispensabile per recuperar terreno nel Gruppo F e, soprattutto, affidare al futuro il ricordo d’una notte speciale, sotterrando i dettagli di una giornata storta, appartenente al concetto di «episodi». L’esordio negativo è stata una parentesi, una macchia sul presente, un tentativo d’indizio privo d’ulteriori conferme, che non ha lasciato scorie in campionato. Anzi. Il Napoli s’è rialzato subito, è tornato a vincere e non ha più smesso. Sei su sei in serie A ed è così che ora s’incammina nuovamente in Europa: a testa alta, avvertendo i progressi, pretendendo nuove conferme ma intanto abbandonando, per un istante, l’attualità del campionato. Se ne riparlerà da mercoledì, perché l’Europa ha bisogno d’altro.
Fonte: C dS