La maledizione di Milik. Da febbraio maggio, dodici presenze e un gol in A, a Reggio Emilia, contro il Sassuolo (2-2), ma un finale di stagione anonimo. Sarri se l’è ritrovato in buone condizioni nel ritiro di Dimaro, proponendolo in tutte le amichevoli pre campionato e anche nella gara del playoff di Champions League, contro il Nizza, ed è partito titolare nella prima di campionato, a Verona, andando in gol. L’infortunio di Ferrara è arrivato proprio nel momento in cui l’attaccante polacco era rientrato nel giro del turnover, l’allenatore lo stava utilizzando con maggiore continuità, soprattutto a partita in corso, quando con Milik tende a modificare anche il modulo, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Adesso, senza un attaccante di ruolo, sarà costretto ad insistere su Mertens, con la possibilità di qualche cambiamento per consentire all’attaccante belga di riposare di tanto in tanto. La soluzione potrebbe essere Callejon centrale con l’inserimento di Giaccherini o Ounas sull’esterno. Ma, per il momento, restano soltanto delle supposizioni. Domani si saprà la diagnosi definitiva. Prima un ginocchio, poi lpaltro. Sì, una vera maledizione