Focus: Spal-Napoli, conosciamo meglio i segreti della squadra di Semplici
Sistema di gioco, statistiche e individualità della squadra di Ferrara
Il Napoli è pronto per sfidare la neopromossa Spal. La squadra di Ferrara ha avuto un buon impatto con la massima serie, collezionando 4 punti nelle prime 2 uscite contro Lazio e Udinese, salvo poi perdere contro le milanesi e il Cagliari: adesso è attesa alla prova Spal-Napoli. Leonardo Semplici, ex allenatore della Fiorentina Primavera, fin qui, ha schierato i suoi sempre col 3-5-2. Tra i pali, in attesa del ritorno dell’infortunato Alex Meret, c’è l’ottimo Alfred Gomis, che, contro la Lazio, ha dimostrato di valere la categoria. La retroguardia è costituita da un tridente fisico e di struttura, di cui Salamon è il perno centrale e Vicari e Oikonomou giocano ai suoi lati. Le prestazioni dell’ex Bologna, però, non stanno convincendo e, da qui, la scelta del tecnico di puntare sull’esperto Felipe, spostando il polacco. A centrocampo Viviani ha il compito di dettare i ritmi alla squadra mentre Mora è l’addetto all’interdizione, capitano e leader emotivo dello spogliatoio. Sul terzo di centrocampo, invece, non ci sono assolute certezze: fin qui, Grassi e Schiattarella si sono contesi il posto. Le fasce sono il punto di forza del roster e, per la ripetitività con cui le ali affondano, ricordano quelle della Reggina di Walter Mazzarri. A sinistra Filippo Costa, baricentro basso, caparbietà e continuità di prestazione; sulla destra Manuel Lazzari, garanzia di spinta propulsiva. I problemi, però, nascono in attacco, visto che questa Spal segna poco: 3 gol in 5 partite di campionato. Spetterà a Marco Borriello alzare la media, con l’ausilio, a rotazione, di uno tra Floccari, Paloschi ed Antenucci. Semplici no?!
A cura di Francesca Flavio