“La prova del nove” – Il punto della situazione, di Riccardo Muni

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Per qualcuno, quella in casa della Lazio era una autentica prova del nove che attendeva il Napoli, sia perchè quella di Simone Inzaghi era la prima squadra di un certo livello che gli azzurri affrontavano in campionato, sia per far capire fino a che punto la squadra di Sarri avesse metabolizzato il ko di Champions. Il copione si è ripetuto anche all’Olimpico e immancabilmente i padroni di casa hanno approfittato di un approccio poco agguerrito dei Sarri’s boys chiudendo in vantaggio i primi quarantacinque minuti. Nonostante ciò, Hamsik aveva centrato il palo e Insigne aveva sprecato una ghiotta occasione da solo davanti a Strakosha. Callejon, Mertens -Lazio-NapoliNella ripresa si è avverata la profezia di Sarri che all’intervallo aveva detto ai suoi di continuare così e che sarebbe bastato fare il primo gol. Detto e fatto: nel giro di cinque minuti gli azzurri hanno ribaltato e chiuso virtualmente la partita con tre gol. Quello di Mertens ha rievocato i fasti di maradoniana memoria, con una perla molto simile a quella che il D10S aveva inanellato sempre contro i biancocelesti. Corsi e ricorsi storici: Napoli sognava trent’anni fa grazie alle magie del Pibe de oro e sogna adesso che un altro folletto fa sembrare normali cose stratosferiche. Dries come Diego si dirà a fine partita ed effettivamente questa volta, pur volendo essere scaramantici e rimanere il più possibile con i piedi per terra ci risulta quasi impossibile non sognare di vincere lo scudetto. Mertens, Lazio-Napoli-07Tuttavia siamo appena alla quinta giornata di campionato e con la bellezza di novantanove punti ancora in palio ogni discorso, ogni previsione e qualsiasi tabella sembrano solo aria fritta. Che gli infortuni subiti da tre calciatori laziali abbia agevolato il compito dei Sarri’s boys non vi è dubbio. Tuttavia, affermare che senza gli infortuni la Lazio avrebbe vinto ci sembra un azzardo dettato probabilmente più dall’adrenalina accumulata durante la partita e la delusione cocente che da un’analisi del match. Troppo intelligente Simone Inzaghi per credere davvero in quella affermazione e se la controprova esistesse, capirebbe di averla sparata davvero grossa. La verità, come spesso succede, sta nel mezzo: la difesa allestita con molto affanno ha sicuramente agevolato il Napoli che, di contro, quando ha cominciato a fare girare la giostra ha spazzato via la squadra capitolina e le sue velleità di vittoria. Si diceva che quella superata con la Lazio fosse una prova del nove ed anche del falso nove Ciro Mertens, al secolo Dreis. Mertens, Lazio-Napoli-71Non c’è dubbio che la sua perla balistica, tanto sfrontata quanto luccicante, abbia catturato la scena del dopo partita. Oramai, a circa un anno dal suo impiego come centravanti, Mertens è diventato una garanzia anche per la sua nazionale. Definirlo centravanti, falso nueve, attaccante di movimento piuttosto che una via di mezzo tra un numero nove ed un numero dieci, è un esercizio buono solo per esaltarsi nelle chiacchiere tra amici. Il folletto belga è un bomber di razza che, solo con molto ritardo e per pura casualità ha scoperto di essere tale. Schietto e condivisibile il pensiero di Maurizio Sarri al riguardo, quando disse che aver scoperto con molto ritardo le doti da centravanti di Mertens, è stato un grave errore di tutti i suoi allenatori, compreso se stesso. Dopo la partita di mercoledì sera, i numeri dicono che il Napoli è imbattuto da 17 partite, durante le quali ha conquistato 47 dei 51 punti disponibili, avendone pareggiate solo 2 e vinte le restanti 15. ImmobileNumeri impressionanti, numeri che potrebbero portare a qualcosa di magnifico che, nell’ambiente napoletano, nessuno ha più paura di nominare. Adesso viene il bello ed il difficile al tempo stesso, perchè la magica notte di Roma potrebbe trasformarsi in un boomerang, provocando cadute di tensione e concentrazione che potrebbero costare punti pesanti a fine campionato. Il tecnico di Figline, memore degli scivoloni dell’anno scorso (Palermo su tutti!), sarà senz’altro in grado di tenere la squadra massimamente concentrata in vista della trasferta in casa della Spal. Chiosa finale per fare i complimenti a Ciro Immobile, non solo per il brillante avvio di stagione ma, soprattutto, per la sincerità dimostrata all’intervallo parlando dell’episodio dubbio subito in area di rigore. Ciro Immobile, un figlio di Napoli che meriterebbe di vestire l’azzurro e che la squadra azzurra meriterebbe di avere dalla propria parte. Avanti Napoli, Avanti!

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