Sofferenza. Senza mai crollare. Sofferenza senza crollo significa maturità e presa di coscienza di se stessi come corpo squadra. Il Napoli resiste è lo stesso Napoli che viene premiato in un risolto forse oltre ogni merito. E’ la fase difensiva azzurra ad essere messa alla prova da un Bologna deciso che impedisce al Napoli di ragionare ed affonda con le occasioni. Miracoli di Reina a parte. Altro dire. Parte Chirichies dal primo minuto e per infortunio Albiol lo sostituisce. Ritorna cosi la solita difesa che tuttavia fa fatica a respirare perché le maglie rossoblu pressano al centro e coprono ai lati impendo agli azzurri di tenere la palla e ragionare. Cosi Verdi ha il tempo di farsi negare da Reina la gioia del goal su punizione ed il Bologna si accorge dopo settanta minuti di pressione che il Napoli resiste perché la difesa da Ghoulam ad Hisaj sa soffrire soprattutto a destra dove gli inserimenti dei rossublu sono più frequenti. Bene intanto la tenuta di Koulibaly ed Albiol che fanno muro su Destro. La partita scorre, al Bologna non basta il ritmo per mettere sotto il Napoli se non da un punto di vista territoriale per un’ora buona. Troppo poco. Gli azzurri soffrono e raccolgono. Roba da squadra, di quelle che arrivano fino in fondo.