E’ stata un crociata, o anche una scalata, che ha trascinato dalla periferia (dimenticata) del football – cinquecentesimo posto o giù di lì nel ranking – a quest’Europa che spalanca dinnanzi al Napoli le proprie porte per l’ottava volta consecutiva e per la quarta in Champions. Quando questa Storia comincia, ed è il 26 settembre del 2004, ci sono 45.770 spettatori al san Paolo per Napoli-Cittadella, mercoledì sera, in Ucraina, lasciandosi cullare dalla avvolgente colonna sonora, si riafferrerà il clima della Champions, che riconosce non soltanto benessere economico ma uno status inimmaginabile all’epoca e persino in epoche più recenti. Il Napoli di De Laurentiis è riuscito a regalarsi un ruolo tra i grandi, una posizione (strategica) attraverso una filosofia economicamente sapiente e comunque tecnicamente elitaria, attraverso scelte mirate, coraggiose, anticonformiste. E’ un processo che si è sviluppato in poco più di un decennio: la controrivoluzione del Terzo Millennio.