ESCLUSIVA – E. Pecci: “Nel Napoli sono i calciatori che hanno reso grande Maurizio Sarri”
Dopo gli impegni delle nazionali ritorna il campionato e sta per iniziare anche la Champions e l’Europea League, quindi un vero tour de force per le squadre italiane che possono dire la loro in campo italiano ed internazionale. Domenica sera si giocherà al “Dall’Ara” Bologna-Napoli e ilnapolionline.com ha intervistato il doppio ex della sfida Eraldo Pecci sul momento delle due squadre e sull’Italia di Ventura.
Lei ha visto le due gare dell’Italia, a suo avviso cos’è mancato agli azzurri, specie contro la Spagna? “Non credo che sia una questione tattica come molti dicono, ma solo una partita che non è andata come gli azzurri speravano. Gli iberici hanno giocato con la giusta intensità e non dato ritmo alla squadra di Ventura. Senza dimenticare che nella finale di Champions League la Juventus ha perso per 4-1 contro il Real Madrid consegnandosi a centrocampo. Tutti questi aspetti hanno portato alla sconfitta di Madrid”.
I giocatori di maggior talento come Verratti ed Insigne non hanno reso come loro sono abituati a fare. A suo avviso è una questione tattica o c’è dell’altro? “Penso che una partita non possa dare un giudizio sul valore dei singoli calciatori. Come ha detto lei sono elementi validi e con molto talento, perciò è evidente che hanno patito il tipo di avversario che è la Spagna. Nel caso di Verratti c’è da aggiungere che in un centrocampo a due non è abituato a giocare, perciò non ha reso come suo solito. Insigne? Una partita non brillante capita a tutti, i giudizi li ho ritenuti eccessivi”.
Prima della sfida con la Spagna c’è stata la polemica sulla maglia numero 10 data ad Insigne. Lei sull’argomento cosa ne pensa? “Quando sono argomenti che non riguardano il terreno il gioco, li reputo gossip, perciò non meritano la massima attenzione. Quando sento concetti quanto guadagna un calciatore oppure questa della maglia numero 10 sono concetti che preferisco non commentare”.
Nelle prime due giornate di campionato oltre alle solite Juventus, Napoli e Roma si sono aggiunte Inter e Milan. Secondo lei delle milanesi chi vede pronta per la lotta allo scudetto? “Ho l’impressione che lì Inter di Spalletti sia più squadra, ovvero con maggior organizzazione dal punto di vista tattico, anche il Milan ha una rosa di calciatori davvero validi che possono dire la loro. I rossoneri però avendo cambiato molti calciatori devono ancora assemblare prima di diventare squadra. Alla lunga penso che possono dire la loro, ma i nerazzurri li vedo più avanti”.
Il Napoli di Sarri esprime un gioco piacevole come molti dicono. Pensa che sia merito del mister che ha ridato ai calciatori le giuste motivazioni? “La squadra azzurra mi piace come gioca e si esprime sul terreno di gioco, non è un caso che vince anche con punteggi importanti. C’è da aggiungere che dall’anno scorso porta a casa successi anche in maniera “sporca” ed è un aspetto che può essere decisivo per lo scudetto. Io penso che Sarri ha dato la giusta mentalità, ma come spesso dico sono i calciatori che rendono grandi gli allenatori e questo è il caso del Napoli”.
Domenica sera si giocherà Bologna-Napoli al “Dall’Ara”, lei è il doppio ex che sfida prevede? “Prevedo una sfida a senso unico, non come l’1-7 della passata stagione, dove è sempre difficile bissare questi tipi di punteggi, ma c’è molta differenza tra le due squadre. Il Bologna non l’ho ancora visto in questa stagione, prevedo che giocheranno il loro calcio per non dare spazio agli avversari e agire di rimessa, ma alla lunga nell’arco della partita saranno i partenopei a prevalere nella sfida del “Dall’Ara”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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