Ci sono i numeri a confermare l’evoluzione di questo ragazzo che ha rinunciato alla cittadinanza brasiliana per giocare con la nazionale italiana. Cifre che raccontano quanto sia determinante il suo apporto nel Napoli. In campo, funge da calamita, attira a se tutti i palloni giocabili, è sempre pronto ad accompagnare l’azione e a proporsi per la scarico del pallone. Insomma, un vero e proprio play maker, intorno al quale gira il gioco che vuole Sarri. Jorginho è un po’ ovunque, in genere agisce dinanzi alla difesa, ma sa essere risolutivo anche in fase avanzata. Nel doppio confronto col Nizza, nel playoff di Champions League, è stato lui l’elemento determinante, oltre a realizzare il rigore del 2-0 nella gara d’andata, è stato il giocatore che ha contato il più alto numero di passaggi positivi (200), che ha prodotto il maggior numero di verticalizzazioni (73) e che ha recuperato per ben 23 volte il pallone. Insomma, una vera e propria calamita, che attira a sé ogni pallone che passa dalla sue parti e lo smista con il tocco e il piglio del metodista puro, che abbina alla qualità anche quella sostanza che, probabilmente, sarebbe potuta servire proprio in una partita come quella contro la Spagna.
Fonte: gasport