Mancano ventiquattro ore, ma il risultato è evidente: ha vinto il Napoli. Hanno vinto l’ostinazione di De Laurentiis e quella di Sarri. E poi la volontà di alcuni giocatori. Del tipo: Mertens ha sempre detto di voler vincere lo scudetto a Napoli? Bene, non ci sono Barça o ricchezze cinesi che tengano. De Laurentiis non ha mai manifestato l’intenzione di cedere Reina? Ecco: altro che milioni del Psg, il tecnico lo considera fondamentale e lui non si muove. In barba al contratto in scadenza e ai 35 anni da compiere domani. Si chiama coerenza: una merce rara nel calcio. Gli attaccanti, corteggiatissimi. Dries: uno che ha rifiutato le proposte di Barça e Chelsea e la pioggia d’oro cinese del Tianjin pur di inseguire il sogno scudetto. Uno che ha rinnovato fino al 2020 all’alba dei 30 anni. Ha deciso di essere il Totti del Napoli, invece, Lorenzo Insigne. Ha gentilmente declinato l’invito del nuovo Milan. Ma non solo: la società, ha rispedito in Catalogna una proposta da 100 milioni del solito Barcellona. Fronte compatto quello costituito da Milik e Zielinski, blindati dal club Allan e Koulibaly, l’ultimo tassello sta per assumere connotati e firma di Ghoulam. E sarà un’altra vittoria della coerenza: tutti confermati, nessuno escluso, per inseguire lo scudetto.
