Più bella cosa non c’è…di una squadra che fa un calcio che piace e che ora, anche nella sofferenza la ribalta e la vince. Lo ha detto Daniele Adani: «Voglio dire una prima cosa: del Napoli ho apprezzato la capacità di reggere la difficoltà di una gara che sembrava stesse sfuggendo di mano e, soprattutto, di rimanere lucido e di riuscire a gestire la sofferenza prima di trovare la giocata. Perché il Napoli è così. Ha il gusto del gioco e della giocata, se di fronte ha qualcuno che interrompe questo circuito perde ritmo e palleggio, invece domenica la squadra ne è venuta fuori bene, molto bene». Il merito è del vero tesoro del Napoli, i giovani che gravitano nel gruppo azzurro: «Zielinski, già dai tempi dell’Empoli, era uno forte. Lo sapevo, l’avevo percepito chiaramente. Aveva qualità e si vedeva. Adesso di più. Oggi dico spesso che lui è un misto di Allan e Hamsik messi insieme: ha tecnica, qualità e forza. Ed è il più ambidestro del Napoli. Potrebbe giocare in una qualsiasi squadra d’Europa, è pronto». Gente che si ritrova a memoria. Il terzo gol del Napoli fa scuola a proposito: «Avevano campo aperto, sembrava una situazione da basket, i tre sono stati imprendibili. Bella, bellissima azione. il Napoli è quello. Mi viene in mente quando lo scorso anno si diceva di Rog usato poco: ecco Sarri ha lavorato perché Rog oggi entri e anche in poco possa incidere. Così si fa con i giovani, si dà il tempo necessario». Ancora Adani: «Il Napoli punta alla perfezione del gioco. Ora è un passo avanti unisce estetica a efficacia per cui chiunque entra, risponde alla grande, ma non solo, quando il gioco non è brillante la squadra mette dentro la voglia di sacrificarsi e questo rende una squadra grande».
CdS