Sarri fa l’intruso: “Noi qui, con loro che hanno vinto tutto”
C’è il calcio, nella sua espressione più alta: ed intorno a quella cattedra, tra Magnifici Rettori di un’Università senza spazio, senza tempo, senza limiti, c’è la sintesi di filosofie diverse e curriculum vitae nei quali ondeggiare avidamente. «Con tutto quello che ognuno di loro ha vinto, mi sembra d’essere un intruso». Da destra a sinistra, tra Champions e scudetti e trofei d’ogni genere e specie, Maurizio Sarri ha di che ingolosirsi: anche questa è fatta e si chiamerà pure Audi Cup, ma c’è un bel po’ della crema del football ed esserci sa di riconoscimento a se stesso, al Napoli, ad una carriera cominciata partendo dal basso, verrebbe da dire dal sottoscala, e poi impreziosita nel tempo, rapidamente, con un biennio che sa di favola ancora tutta da realizzare. «Non so se essere qui rappresenti un premio per quello che abbiamo realizzato, nel nostro piccolo, in queste ultime due stagioni. So però che è molto bello esserci, che è prestigioso per me e per il club, che è un passettino, un altro ancora». Sa che andranno gestite le risorse, però evitando di privarsi del proprio calcio; sa che in questa Audi ci sono occhi che scruteranno quel Napoli, per vedere l’effetto che fa in quella prospettiva in cui è stato proiettato: «Al mercato circolano cifre pazzesche, noi abbiamo creduto in noi stessi, nel nostro Progetto, restando quelli che eravamo e convinti dei margini di crescita, anche caratteriali, dei ragazzi. Abbiamo una età media invidiabile e proseguiamo su questo percorso. Sappiamo che la strada è lunga e neanche immaginiamo se sia percorribile. Però ci crediamo».
Fonte: CdS