Così saranno distribuiti i 21milioni delle Universiadi ai 10 impianti sportivi

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Interventi di riqualificazione dei 10 impianti sportivi di proprietà comunale (dunque non c’è il Collana, di proprietà regionale) e ad interventi di sistemazione del Lungomare. L’amministrazione ha fornito l’elenco delle strutture cittadine che saranno utilizzate sia per le gare che per gli allenamenti per l’evento internazionale universitario. I progetti approvati ora vengono trasferiti all’Aru presieduta da Raimondo Pasquino – al suo fianco il direttore generale, l’ingegnere Gianluca Basile, che è anche il direttore dei lavori – per la sottoscrizione di un apposito accordo di programma per la realizzazione dei lavori che nel complesso ammontano a 21 milioni di euro, cifra proveniente dai complessivi 270 milioni di euro stanziati dal Governo e dalla Regione Campania per l’evento. «Come abbiamo già fatto nella fase progettuale – afferma Raimondo Pasquino – lavoriamo in perfetta sintonia con l’amministrazione e a giorni ci incontreremo per dare corpo ai lavori con l’obiettivo di chiuderli per febbraio del 2019».
I lavori di maggiore impegno sono quelli indirizzati al Palavesuvio, impianto costruito con la ex legge 219 dal Coni e attualmente chiuso e restituito dalle federazioni che lo avevano in gestione al Comune, con 3 milioni e 400mila euro per poter ospitare le gare di ginnastica artistica e ritmica. Altro finanziamento considerevole quello per lo stadio San Paolo con 3 milioni e 800mila euro, la struttura ospiterà la manifestazione dell’apertura e chiusura dei giochi oltre alle gare di atletica leggera. Per questo motivo la pista di atletica sarà completamente rifatta e vi sarà anche un nuovo impianto di illuminazione. Terzo intervento di rilievo ancora per un impianto costruito con l’ex legge 219: la piscina Scandone, che avrà il più alto intervento economico, oltre 5 milioni di euro. Tale cifra sarà utilizzata per la creazione di una nuova vasca olimpionica (50 metri) a supporto della struttura già esistente per il warm up degli atleti, inoltre vi sarà il totale restyling dell’impianto già esistente. La nuova piscina sarà costruita tra il vecchio impianto confinante con il Cinodromo da tempo chiuso, attualmente questo spazio è utilizzato per il parcheggio degli atleti e degli addetti alle gare. Alla Scandone sono previste le gare di nuoto e le finali di pallanuoto. Anche il Palabarbuto sarà sistemato con il rifacimento del campo di gioco che ospiterà le gare di pallavolo. Stanziati un milione e mezzo di euro. Il terzo ed ultimo impianto della ex 219, il PalaDennerlein, sarà teatro delle gare di taekwondo e gli allenamenti di pallanuoto: sono previsti interventi per oltre 2 milioni.
Queste le strutture che ospitano le gare, completano l’elenco dei progetti le strutture che saranno utilizzate solo per gli allenamenti. Per il calcio tre impianti: campo sportivo Giorgio Ascarelli, stadio Caduti di Brema e stadio di San Pietro a Patierno, ai quali sono stati destinati un milione ciascuno. Al Virgiliano per l’atletica leggera sono stati stanziati poco più di 500mila euro. Per il Lungomare, che sarà designato per le gare di vela (159.705,12 euro) e di tennis (776.754,10 euro), le strutture temporanee saranno installate a ridosso dell’evento. Per i campi di calcio sarà utilizzata l’erba sintetica e per il Virgiliano è prevista la completa recinzione.
Al Polifunzionale di Soccavo (989.730,17), adibito agli allenamenti di pallavolo e basket, saranno curati anche gli spogliatoi. In tutti gli impianti sono previste le installazioni del wi-fi e di condizionamento. Il tempo a disposizione è molto breve, ma Pasquino è convinto che a febbraio del 2019 tutte le strutture, e non solo quelle napoletane, saranno pronte ad ospitare i 13mila atleti universitari.

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Fon te: Il Mattino

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