Può sembrare un controsenso aver iniziato la preparazione con così largo anticipo, ma non lo è: perché la prima fase, quella più dura tra i monti, serve per aumentare la resistenza. La seconda, che parte venerdì pomeriggio quando la squadra si ritroverà a Castel Volturno punterà a dare velocità alla squadra. Il lavoro dello staff è stato per questo modificato rispetto al recente passato: piccoli accorgimenti sulla quantità, anche se la filosofia del lavoro è la stessa. Al Napoli si lavora in team: Francesco Sinatti, che è con Sarri da anni, è il responsabile della preparazione ed opera a stretto contatto con Francesco Calzona e Simone Bonomi. La fase 2 prevede anche molto lavoro personalizzato, tenendo conto dei dati raccolti in queste settimane. C’è chi è più dietro degli altri, per condizione (per esempio Allan, Zielinski, Maksimovic) mentre altri sono molto più vicini a un buono stato di forma (Mertens, Insigne e Ounas). Milik è stato tra gli osservati speciali: negli ultimi giorni è stato messo a riposo proprio perché i test dimostravano un eccessivo affaticamento. Lo staff medico di De Nicola è fondamentale in questa fase iniziale della stagione: perché arriva dai medici il segnale della spia luminosa che rischia di affaticare i muscoli dei giocatori in questo periodo. La parte più dura della preparazione è comunque alle spalle. Sarri crede molto nell’individualizzazione dell’allenamento e cerca di coinvolgere il più possibile la squadra con esercitazione con la palla.
Fonte: Il Mattino