Ancora tre allenamenti e anche questo ritiro è finito. Domani mattina il Napoli svolgerà l’ultima seduta in Val di Sole e nel pomeriggio tornerà alla base. Sono stati lunghi e faticosi i venti giorni di preparazione programmati da Maurizio Sarri a Dimaro Folgarida. Sul campo di Carciato il tecnico ha cercato in tutti i modi di migliorare la squadra che l’anno scorso tante soddisfazioni gli ha tolto in Champions e nel girone di ritorno. E proprio dalla seconda fase del torneo di serie A che bisogna partire da Ferragosto in poi. In programma ci sono i preliminari della grande Europa che non possono essere sbagliati. Poi inizierà il campionato. Dove il Napoli, secondo gli esperti, è chiamato a fare la parte del protagonista. Non è d’accordo Maurizio Sarri che nella conferenza stampa di ieri ha messo nella griglia di partenza la solita Juve e la Roma. «Anche perché noi siamo arrivati terzi», ha spiegato il toscano. Ci sono poi le due milanesi che si stanno preparando bene per poter avere la meglio. «L’Inter ha il miglior direttore sportivo e uno dei tecnici più forti. Il Milan sta facendo follie sul mercato», ha spiegato l’allenatore azzurro. In questo ritiro di Dimaro nono stati pochi gli spunti positivi. Sicuramente la più bella sorpresa è stata Ounas. Il francoalgerino ha stupito tutti entrando subito nella tattica di Sarri. Ne ha da mangiare pane per essere perfetto ma se il buongiorno si vede dal mattino Giuntoli ha indovinato un altro bello acquisto. Un ventiduenne che già sa il fatto suo. Nelle ultime tre partite ha segnato altrettanti gol. L’ultimo ha evitato al Napoli di perdere la sfida amichevole contro il Chievo Verona. A prescindere da Ounas un po’ tutti meritano un plauso. Anche chi sa di dovere andare via ha dato il massimo. Diciamocela tutta, il tecnico toscano può essere soddisfatto di un gruppo che ha plasmato a sua immagine e somiglianza. Ci sono state delle critiche per il gol segnato da Inglese su uno svarione della difesa. Ma al termine della terza settimana di lavoro con le gambe troppo pesanti, qualche errore ci può anche stare. «Per me queste partite lasciano il tempo che trovano, sono solo utili per mettere minuti nelle gambe», ha chiarito il sor Maurizio. L’importante è non ripetersi nelle gare ufficiali. Ci sono altre quattro amichevoli per potersi preparare alla grande. Sono tutte internazionali e quindi già si entra nella mentalità europea. Più si va avanti e più la forma arriva. Era in programma un calo a fine ritiro. Sarebbe stato assurdo se tutti fossero già al top. Qualcosa non avrebbe funzionato. Siccome Sarri ha uno staff tecnico di tutto rispetto non resta altro che fidarsi e vivere la tappa di avvicinamento alla prima partita ufficiale della nuova stagione con ottimismo. I soliti criticoni stavano aspettando le prime difficoltà per cominciare a “randellare” l’allenatore azzurro. Lo hanno accusato di non saper far funzionare ancora la difesa, di non far capire a Maksimovic i movimenti da fare, di prendere sistematicamente gol alla prima occasione. Tanta fuffa e poca sostanza: se il Napoli ha un top player quello è l’allenatore. Lo sa De Laurentiis, lo sanno i giocatori, lo sanno i tifosi. Tutti insieme hanno un solo obiettivo in comune: vincere. Sarri fa bene frenare l’euforia. Sa come vanno certe cose ma in cuor suo è convinto della qualità dei suoi ragazzi. Sta lavorando sui dettagli e conoscendolo riuscirà a rasentare la perfezione. Intanto eri sera c’è stata la presentazione della squadra davanti ad una piazza stracolma. L’entusiasmo è unico, i cinquantamila che hanno sostenuto gli azzurri i tre settimane ci credono. Così come ci credono gli altri. Quindi pensiamo positivo che qualcosa di buono può succedere.