12 settembre 2015, Sarri “predisse” il suo Empoli nel Napoli. Ecco anche Mario Rui

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Il mercato è un labirinto nel quale è semplice, quasi naturale, perdersi: è in questo mese laborioso, in cui Mario Giuffredi – il suo manager – s’è speso personalmente, ci sono stati fasi avvincenti e periodi anche preoccupanti in cui è comparso il rischio di veder svanire il sogno di ritrovare Sarri, di ripetere dieci, cento, mille volte quelle interpretazioni rigorose della linea, di andare a sovrapporre nei tempi e nei modi giusti. C’è voluta pazienza, un contratto costellato da annotazioni e la tenacia di chi ha in testa un solo desiderio: ripartire da Napoli.  E comunque l’aveva detto (proprio) Sarri, in una delle sue primissime interviste partenopee, un «paradosso» che ebbe un’eco – all’epoca: era il 12 settembre del 2015, proprio la vigilia della sfida al Castellani, la sua prima da ex – ed agitò persino qualche coscienza: «Si affronta una squadra cui somiglieremo noi fra tre anni». Hysai, Sepe, Zielinski, Mario Rui (con l’intermezzo di Valdifiori): step by step…

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Fonte: CdS

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