Pettorina gialla uno, maglietta blu l’altro: Mertens, con il nuovo look e i capelli rasati a zero, e Milik si alternano in continuazione negli schemi di attacco del Napoli. Due soluzioni diverse da sfruttare in base alle partite e allo stato di forma dei due attaccanti azzurri. Il Napoli con Mertens, brevilineo e rapido, e quello con Milik, la torre. Mertens, quindi, ma anche Milik: Sarri è stato chiaro fin dall’inizio, sarà il campo a decidere chi sarà il titolare. Ovviamente Mertens parte un passo più avanti per il cammino straordinario dell’anno scorso ma Milik è un’alternativa più che affidabile. Il belga entra subito in forma, ma anche Milik non ha perso tempo mostrando la potenza del suo sinistro nelle prove dei tiri dal limite. L’idea di calcio è la stessa ma qualcosa nelle giocate d’attacco negli ultimi venti metri si modifica. Ovvio che in campo cambierà qualcosa a seconda se il centravanti sarà Dries Mertens, oppure Arek Milik. In dote portano un bottino di assoluto rispetto, 42 reti: 34 il belga (28 in campionato, una in coppa Italia e 5 in Champions League) e 8 il polacco (5 in campionato e 3 in Champions League) una garanzia per il calcio offensivo di Sarri, due terminali di primissimo livello. La competizione è aperta, i due attaccanti se la giocheranno e il tecnico toscano deciderà su quello che dirà il campo.