A Fabio Pisacane il Premio Internazionale Fair Play Menarini 2017, giunto alla ventunesima edizione. Un premio che in passato è andato a sportivi quali Franz Klammer, Giancarlo Antognoni, Michael Schumacher, Francesco Moser, Pietro Mennea e tanti altri. Pisacane, grazie a una invidiabile forza di volontà, ha sconfittola sindrome di Guillain-Barrè una tremenda malattia lo ha colpito all’età di 14 anni. Pisacane è stato in coma per venti giorni, ha conosciuto la paralisi e tre mesi di ospedale.
Progressivamente, le sue condizioni di salute sono migliorate. Ha ripreso a giocare e dopo una lunga carriera nelle divisioni minori e in serie B, a settembre 2016, a trent’anni, ha debuttato in serie A. Altri si sarebbero arresi, lui no. Oggi veste con orgoglio la maglia del Cagliari.
«Ringrazio la Menarini per questo riconoscimento – ha detto ieri sera – mi sprona ad impegnarmi sempre più nel sociale. Da napoletano, che conosce le difficoltà di una realtà non sempre semplice, ho dovuto allontanarmi presto da casa e la cosa mi ha fatto soffrire. Ho sempre inseguito il sogno di diventare un calciatore. E ce l’ho fatta. Per questo, voglio dire ai ragazzi che per arrivare a certi traguardi non bisogna mai usare scorciatoie. Solo con il sudore e la fatica si raggiungono gli obiettivi. Appena posso, torno a Napoli perché lì c’è la mia famiglia, e continuo a fare volontariato nei Quartieri Spagnoli. Nonostante il successo, per me è fondamentale rimanere se stessi».
Il Napolista