Siani: “Io lavorerò gratuitamente”
Alessandro Siani ci sta lavorando con entusiasmo da qualche mese, dapprima sottotraccia, poi a ritmo sempre più serrato. Deve diventare evento il ritorno al passato di Diego Maradona. Trent’anni e due mesi dopo il primo scudetto, la grande festa si farà. Tra cinque giorni il «pibe de oro» tornerà da re al cospetto dei viceré che qui si affacciarono per un secolo e mezzo. «Perché si possa festeggiare nel modo migliore, due elementi sono importanti più di ogni altra cosa: la massima sicurezza e la gratuità dello spettacolo».
Siani, ormai ci siamo: manca poco al grande abbraccio tra la città e il suo patrono laico. «L’evento pubblico per il conferimento della cittadinanza onoraria a Maradona stava saltando. Ma venendo dallo spettacolo che abbiamo fatto a gennaio al San Carlo, abbiamo pensato che quello poteva essere il trait d’union con le celebrazioni per lo scudetto. Diego mi ha chiesto di collaborare, gli ho risposto di sì».
È contento di averlo fatto? «Se fino a questo momento non mi ero ancora esposto è perché stavo aspettando che venissero chiariti i due aspetti di cui parlavo prima: gratuità e sicurezza dell’evento. Il secondo è acquisito, ma dell’altro, che richiede massima attenzione, non posso occuparmi io. Dopo i fatti accaduti a Torino, d’altro canto, è doveroso domandarsi: questa cosa è gestibile?».
E che risposta si è dato? «Che bisogna fugare ogni equivoco, dividendo in modo chiaro competenze e responsabilità. Della parte artistica ci occupiamo noi, ma quella relativa alla piazza non possiamo gestirla».
Su questo punto, tuttavia, si sente tranquillo? «Sì: la Questura sta svolgendo un lavoro straordinario, di grande attenzione, e il Comune sta facendo la sua parte, accettando tra l’altro un limite di capienza della piazza, fissato tra i 40mila e i 50mila spettatori».
A proposito: com’è il rapporto con il Comune? «Un normale rapporto di fiducia e di collaborazione. È chiaro che in certi casi sia necessario definire i ruoli strada facendo. Tutto il resto, in questa fase, è gossip».
Quando arriverà Maradona? «Martedì 4 luglio a ora di pranzo. Nel pomeriggio faremo una conferenza stampa. Diego è sempre contento di tornare a Napoli, è emozionato. Essere cittadino di Napoli è la sua ennesima vittoria. Mi ha chiesto che notizie avevo dal Comune e il Comune mi chiede: Maradona che dice? Io sto in mezzo (sorride, ndr)».
Chi pagherà le spese? «Io ci sto lavorando a titolo gratuito, voglio organizzare una festa per Diego e per la città. E dobbiamo ringraziare tanti partner che hanno creduto nel progetto. Inoltre, una tv locale, probabilmente Canale 21, trasmetterà in diretta la serata e stiamo lavorando per uno speciale su Discovery».
Che cosa vedremo mercoledì sera? «Ho voluto intitolare la serata Effetto Maradona, perché quando arriva lui l’effetto è sempre dirompente e le polemiche non mancano mai. Come quando venne al San Carlo: molti gridarono allo scandalo, dicendo che i biglietti costavano 300 euro. La verità è che su 1340 spettatori soltanto quaranta avevano pagato quella cifra. Altri 1300 avevano acquistato un biglietto che costava tra i 60 e i 180 euro».
Chi ci sarà sul palco con Diego? «Io sarò dietro le quinte, come del resto non c’ero al San Carlo. Lo spettacolo sarà condotto da Gigi e Ross, poi ci saranno degli ospiti: tra gli altri, Lina Sastri, Maurizio de Giovanni e i Foja».
Per accompagnare Maradona ha preparato anche un ideale red carpet con la migliore storia artistica di Napoli. «Cominceremo alle 21,30, il momento clou sarà un omaggio ai grandi napoletani di sempre: un percorso che passerà per Massimo Troisi, Pino Daniele, Sofia Loren, Eduardo e Totò, fino alla consegna della cittadinanza a Diego».
Fonte: Il Mattino