Il mondo azzurro del tecnico bagnolese è fatto anche di scienza e metodica, oltre che di splendide intuizioni: quest’anno si cambia, ad esempio, meno sedute doppie più partitine (ce ne saranno subito quattro nei venti giorni di ritiro a Dimaro-Folgarida; poi altre quattro). E tutto ciò per assecondare quel che in effetti sta maggiormente a cuore al tecnico, i cui risvolti tattici necessitano di movimenti sincronizzati al millimetro. Ma se in principio gran parte del lavoro in campo (soprattutto difensivo) si svolgeva sotto gli “occhi” dei droni, adesso si sono aggiunti pure i robottini, quelli a cui affidata la cura del campo di Carciato a Dimaro-Folgarida e che provvederanno a mantenere invariata l’altezza dell’erba.
Fonte: CdS