Omamma mamma mamma . . . appuntamento il 5 luglio
Omamma mamma mamma . . . E stavolta saranno davvero in tanti a vedere da pressi Maradona: forse quarantamila e più “corazon” a battere come nel ritornello anni ’80, oramai intramontabile colonna sonora azzurra. Occasione unica per Napoli di stringersi attorno al suo Mito fuori d’un campo di calcio, o d’un teatro per pochi eletti (il San Carlo, per il famoso spettacolo a numero chiuso di metà gennaio), per tornare a stritolarlo (metaforicamente) con quell’amore che non gli ha mai fatto mancare. Anche nei momenti più bui, anche quando la discesa agli “inferi” pareva inesorabile e del tutto priva d’una opzione di risalita.
L’EVENTO. El Pibe torna di nuovo a Napoli, nella sua piazza più rappresentativa (del Plebiscito), per ricevere l’ambita cittadinanza onoraria: lui argentino, ora giramondo, lui “uno di noi” (napoletani) da ben 33 anni, e dunque per sempre. Da quando, in quel 5 luglio 1984, palleggiò al San Paolo davanti ad ottantamila cuori in delirio, scagliando al cielo quella palla come a dischiudere uno sconfinato orizzonte fatto di pura poesia calcistica. Forse non ce ne potranno essere tanti il 5 luglio prossimo, ma sembreranno un milione e più perché la festa sarà di quelle indimenticabili. Ricalcando anche per certi versi quelle dei due scudetti e della coppa Uefa, con l’intera zona paralizzata dai festeggiamenti. Cinque luglio allora e cinque luglio adesso: certo non sarà uno scherzo organizzare un evento del genere, ma il momento è quello giusto e cade ancora nel trentennale del primo tricolore. Ci sarà da lavorare peraltro su molti fronti per la buona riuscita d’una serata da rendere memorabile, ma anche priva d’ogni tipo di rischi (il via presumibilmente già verso le 18). Il Comune, con in testa l’Assessorato allo Sport, s’è già mosso da tempo e continua a lavorare alacremente sul piano organizzativo (inerente soprattutto alla sicurezza: dal traffico al servizio d’ordine), che dovrà a giorni essere valutato di concerto da questura e prefettura, senza passare per il Viminale.
TUTTO OK.«Non ci dovrebbero essere problemi di sorta – conferma l’assessore allo sport Ciro Borriello – la piazza, per conformazione, è adatta a questo tipo d’eventi: ha numerose vie di fuga, e nella fattispecie si arriverà alla capienza limite di circa 40mila, dettata anche dal tipo di transennamento. C’è solo da concordare gli orari con la concomitante rappresentazione al Palazzo Reale (Luca Barbareschi in scena alle 21 con Il Penitente)». Nulla d’insormontabile, a ben vedere. Il tutto, naturalmente, andrebbe portato a compimento nel corso della prossima settimana, al fine di garantire il rispetto dei tempi. Al resto penserà la regia di Alessandro Siani (al bis dopo il San Carlo), con appropriate scenografie, numerosi ospiti (si parla di Belen) e tanti protagonisti degli scudetti azzurri. Frattanto continuano gli impegni planetari d’un Pibe che non si ferma mai: in questi giorni a Cuba («terra di chi m’ha trattato come un figlio ed ora non c’è più», così ha postato ieri sul social), poi per qualche giorno a Mosca passando da Putin, ed infine a Napoli. Già da martedì 4, vigilia d’un Maradona Day a dir poco sensazionale.
Fonte: CdS