ESCLUSIVA – Carmine Martino: “Il mio podio personale per le giocate più belle del Napoli. Ecco quando c’è stata la svolta in positivo per il Napoli”

All'interno le dichiarazioni del radiocronista di Radio Kiss Kiss Italia

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Il mercato è agli inizi ma cominciano a muoversi i primi club, mentre altre società studiano il da farsi per poi piazzare i colpi giusti come ad esempio il Napoli di De Laurentiis. Tra rinnovi e operazioni in entrata e uscita, sarà un mercato quello azzurro davvero movimentato. Ilnapolionline.com ha intervistato il radiocronista di Radio Kiss Kiss Italia della squadra partenopea Carmine Martino sulle strategie del club partenopeo e sulla stagione appena passata dell’undici di Sarri.

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Nei giorni scorsi Mino Raiola, l’agente di Donnarumma in una conferenza stampa ha parlato di mobbing e di minacce di morte. Come commenti tutto questo? “Non mi stupiscono le sue parole, lui è abituato ad utilizzare certi concetti  per fare rumore quando si tratta di calcio mercato. La situazione del portiere rossonero non è facile da districare, anzi tutt’altro, ma credo che tutto ciò che circonda il ragazzo non sia delle più semplici. Farlo restare a scadenza non è una soluzione positiva, senza dimenticare l’episodio del lancio delle banconote false durante la partita dell’Under 21. Quindi va rinsaldata la situazione  e poi trovare una soluzione che accontenti tutti”.

Il Napoli di quest’anno non solo ha espresso un bel gioco, ma ha anche fatto vedere colpi davvero stupendi. Quali tra questi ti hanno sorpreso: il gol di Insigne a Genova contro la Samp, la super parata di Reina contro la Roma e il pallonetto di Mertens contro il Torino, ti hanno colpito di più? “Così dovessi darti una risposta di impatto ti direi il pallonetto di Mertens contro il Torino. Quel gol è un mix di talento e d’istinto al tempo stesso. Al secondo posto la parata di Reina nel recupero contro la Roma e io sono tra quelli che vorrebbero la sua conferma in azzurro. Sul podio Insigne, non perché non sia stata bella la sua rete, anzi, ma ormai lui ci ha talmente abituato a queste magie, perciò lo metto nel mio personale terzo posto”.

La gara più bella da te commentata quest’anno e che ti è rimasta maggiormente in presso? “Non è facile darti una risposta, nel senso che sono state tante le sfide che mi sono piaciute, però dovessi dirne una penso la sfida in Portogallo contro il Benfica. La partita era tutt’altro che semplice, c’era in ballo la qualificazione allo stadio “Da Luz”, ma in quella sfida si è vista una squadra davvero solida e che ha mostrato la sua personalità, perciò dico la gara di Champions,  prevale sulle altre”.

La squadra di Sarri ha dimostrato di essere non solo compatta ma anche spettacolare. Battuto il record di successi in trasferta, ben 13 ed ottenuti 86 punti. A tuo avviso cosa manca per essere ai livelli dei primi della classe? “Il Napoli del girone di ritorno ha ottenuto 48 punti, ma soprattutto nell’ultimo periodo è apparso in giocabile per tutte le avversarie, perciò si sta avviando ad essere una grande squadra. Paradossalmente l’eliminazione agli ottavi contro il Real Madrid ha dato maggiori sicurezze ai partenopei e il gioco è stato davvero spettacolare. Quest’anno in alcuni momenti è mancato il colpo del k.o. per vincere certe gare, senza dimenticare alcune disattenzioni arbitrali. Molti dicono che errori  e favori si compensano, quest’anno al Napoli non è accaduto tutto ciò e questo ha influito in certi momenti della stagione. Io credo che la strada tracciata da Sarri e dai suoi ragazzi è quella giusta ora non ci resta che proseguire in questa maniera per restare nei primi posti. Su questo aspetto oltre alla Juventus e alla Roma, bisogna vedere come agiranno le milanesi e visto le nuove proprietà possono dire la loro in campionato. Il club di De Laurentiis però credo che ha tutto per controbattere e restare in scia alle migliori”.

In queste settimane si parla del futuro di Reina che con ogni probabilità si deciderà prima dell’inizio del ritiro. Tu come pensi che andrà a finire la vicenda? “Come ti ho accennato prima, la permanenza del portiere iberico è fondamentale perché è uomo spogliatoio ed è importante dal punto di vista tattico per la squadra e lo scacchiere di Sarri. Io penso che prima del ritiro di Dimaro si dovrà prendere una decisione in maniera definitiva sul suo futuro. Dovesse restare poi dovrebbe arrivare un vice per il presente ma con uno sguardo verso il futuro. Sul rinnovo credo che sia la soluzione più logica, ma io credo che le parti in causa ne discuteranno, perciò non ci resta che aspettare”.

Come possibili acquisti, sembrano a buon punto  quelli di Ounas del Bordeaux e Berenguer dell’Osasuna, anche tu hai questa impressione? “Sì, pure secondo me, soprattutto per quanto riguarda il franco-algerino. Il Napoli ha da tempo l’accordo con il ragazzo, ora deve trattare con la società transalpina, ma i segnali sono positivi. Sul calciatore spagnolo c’è da trovare l’intesa sulla clausola con l’Osasuna, però anche in questo caso mi sento di essere fiducioso. Prima si risolve la vicenda di Reina, senza dimenticare i rinnovi di Ghoulam e Strinic e poi verrà tutto il resto. Credo che servono solo tre acquisti per completare l’organico”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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