«Vuol dire che chiederò di giocare sempre qui le partite casalinghe del Napoli… A Udine mi ero già sbloccato in campionato e anche stavolta ho vissuto una serata molto bella. Era importante vincere per poter andare in Spagna con uno spirito diverso e per giocarci tutto».
Che sensazioni ha provato indossando la maglia numero 10?
«Tanto orgoglio perché questa è la maglia dei grandi campioni (anche del suo mito Maradona, ndr). La 10 mi è sempre piaciuta e spero in futuro di portarla di nuovo».
Il Napoli però l’ha ritirata, mentre in Nazionale di solito va a Verratti. Chiederà a Marco un favore?
«No, dai… Siamo amici e tra noi non ci sono problemi».
D’accordo che la stagione che è finita con il match contro il Liechtenstein è stata la migliore della sua carriera?
«Sì perché non avevo mai fatto così tanti gol in Serie A. Sono davvero contento di come sono andate le cose».
Sa che da ora in poi tutti si aspetteranno di vedere Insigne sempre su questi livelli?
«Lo so. Il mio obiettivo è ripartire da dove ho finito sia con il Napoli sia con la Nazionale. Voglio essere a disposizione e rendere al massimo».
Come spiega la sua trasformazione rispetto al passato?
«Ho fatto tanti sacrifici a partire dell’alimentazione. All’inizio ero un po’ sovrappeso, poi ho capito che atleticamente e fisicamente dovevo essere perfetto se voglio lavorare bene, migliorarmi e andare avanti».
A livello psicologico quanta fiducia e quanta convinzione le ha dato il rinnovo con il Napoli?
«Era quello che volevo, il mio sogno. Adesso l’obiettivo nei prossimi 5 anni è fare ancora meglio, vincere qualcosa d’importante con i miei compagni».
E’ giusto dire che nel 2017-18 il Napoli vuole lo scudetto?
«Sarebbe bello. Nell’ultima stagione abbiamo commesso qualche passo falso che non ci ha consentito di giocarcela fino alla fine. Certi errori non dovremo ripeterli. Ora però penso alle vacanze, da luglio vedremo».
Insigne è già un leader, un punto fermo del Napoli. Può diventarlo anche in Nazionale?
«Prima di tutto sono contento della fiducia di Ventura e cerco sempre di ripagarla con prestazioni all’altezza. Se gioco con la maglia dell’Italia lo devo alle grandi cose che ho fatto con il Napoli e all’aiuto che mi hanno dato i miei compagni».
Quanto deve ringraziare Ventura per la sua esplosione in azzurro? Cosa le era mancato fino al suo arrivo?
«In precedenza altri ct utilizzavano altri moduli. Adesso per la prima volta c’è un modulo che mi piace e mi valorizza. Cerco di mettere le mie qualità al servizio della squadra per aiutarla a ottenere risultati importanti».