Gazzetta – Diritti Tv e Lega Serie A, se non arriveranno offerte congrue, l’unica alternativa sarà la creazione del canale della Lega
In merito alla mancanza di offerte che dovevano pervenire entro sabato alla Lega Calcio, per l’asta dei Diritti Tv per l’anno 2018, ha parlato Luigi Di Siervo, amministratore delegato di Infront Italy.
Cosa succede adesso che l’asta è andata deserta? “Sabato è arrivata una sola offerta superiore alla base d’asta, quella di Sky per il satellite (230 milioni, minimo 200). Più basse le offerte della stessa Sky per il pacchetto in esclusiva (210 milioni, 400 richiesti) e di Perform per i due pacchetti di Internet (50 a testa contro i 100 a testa richiesti). Nessuna busta per il digitale. La Lega ha ritirato il bando. Oggi si riunisce la commissione diritti audiovisivi per studiare le prossime mosse. Si lavorerà alla formulazione di un nuovo bando riprendendo la bozza degli ultimi mesi”.
Quali sono i tempi e i modi del prossimo bando? “Dopo l’estate. Il commissario Tavecchio ha detto che c’è tempo fino a novembre-dicembre. La vendita per piattaforma (le stesse partite su più piattaforme) verrà archiviata e si passerà a una vendita per prodotto, con pacchetti in esclusiva a prescindere dalle piattaforme. Ma bisognerà aprire un canale con l’Antitrust”.
E se la seconda asta non raggiungerà i risultati sperati dalla Lega? “Lega e Infront puntano a incassare un miliardo annuo dai diritti domestici del campionato. Se non arriveranno offerte congrue, l’unica alternativa sarà la creazione del canale della Lega. Non avrebbe una piattaforma autonoma ma si rivolgerebbe ai vari distributori, da Sky a Mediaset da Telecom a Fastweb. Sarebbe come Eurosport”.
Cosa cambierebbe per i tifosi? “Nulla, anzi i tifosi avrebbero più scelta perché lo stesso canale sarebbe distribuito su più piattaforme. Già adesso l’utente paga per la Serie A attivando pacchetti ad hoc con le pay tv. Il canale della Lega integrerebbe i bouquet dei vari broadcaster: un prodotto chiavi in mano dato in affitto a tutti i distributori interessati”.
È un business che potrebbe funzionare per la Lega? “Il piano prevede 1,2 miliardi di fatturato, con costi di 100-120 milioni. Le entrate arriverebbero dalla pubblicità e dalla compartecipazione ai proventi degli abbonamenti. La Lega dovrebbe strutturarsi con una parte produttiva e una editoriale per creare un palinsesto 24 ore su 24 di calcio, magari coinvolgendo la B”.
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