L’approfondimento – di R. Muni: “Ricomincio da tre”
Al triplice fischio di Sampdoria-Napoli, in casa azzurra è scattato il ‘rompete le righe’ e, salvo coloro alle prese con i residui impegni con le rispettive nazionali, per i calciatori di Sarri e per lo stesso tecnico toscano sono cominciate le vacanze. Prima di partire per le ferie, il gruppo azzurro si è dato appuntamento a Dimaro, per i primi di luglio, quando comincerà ufficialmente la nuova stagione, che avrà il calcio d’inizio ufficiale con il doppio impegno dei preliminari di Champions. Nonostante qualcuno si fosse affannato nel raccontare la presunta fine dell’amore tra il tecnico nativo di Bagnoli e la squadra che fu del D10S, oltre che di dolorose partenze (Mertens e Koulibaly) il gruppo napoletano pare destinato alla riconferma in blocco. Proprio Maurizio Sarri, in una delle ultime conferenze, ha ribadito che il suo lavoro qui a Napoli non è finito e che, a suo avviso, questo gruppo di calciatori è maturo per il grande traguardo, con buona pace di tutti coloro che lo avrebbero visto volentieri su panchine settentrionali a strisce. Grazie e complimenti a Sarri perché, in maniera schietta e senza giri di parole, ha fermato sul nascere tutte le insinuazioni di un suo possibile divorzio dal Napoli. D’altronde, chi ha buona memoria non si meraviglia di ciò poiché due anni fa, durante la sua prima stagione a Napoli, fu Sarri a dire che ci sarebbero voluti tre anni per vedere il ‘suo’ Napoli. Non sembra casuale, quindi, la maturazione della squadra avvenuta a cavallo dei due gironi del campionato appena concluso, una maturazione totale che ha riguardato tutti, tecnico in primis e che ha permesso al Napoli di inanellare quarantotto punti, collocandosi al primo posto nella ipotetica graduatoria parziale. Se il grande Massimo Troisi fosse ancora tra noi, direbbe che Sarri ricomincia da tre e, a tutti coloro che ne ipotizzavano la partenza avrebbe ribattuto che ‘chi parte sa da che cosa fugge ma non sa che cosa cerca’. Maurizio Sarri, viceversa, sembra avere ben chiaro quello che cerca ed è convinto di poterlo ottenere senza dover emigrare al nord…e di questo il tecnico in tuta ha convinto l’intero gruppo a sua disposizione. Ovviamente, senza magagne da affrontare non ci sarebbe gusto e non sarebbe da Napoli ed il caso da risolvere non è tardato ad arrivare. Parliamo di Pepe Reina che, improvvisamente, non sembra più sicuro di restare in azzurro. Che la questione legata al portiere andasse risolta è fuori discussione, vista l’età del portiere spagnolo. Tuttavia, sarebbe preferibile un graduale passaggio di testimone tra Reina ed il suo erede. Poiché la questione è ancora tutta da risolvere e Sarri sta intercedendo affinché Reina, leader del gruppo e portiere di grande esperienza, rimanga ancora in azzurro, ci sono ragionevoli motivi per essere ottimisti. D’altronde sarebbe un paradosso che proprio Pepe, napoletano più di tanti nati all’ombra del Vesuvio, non facesse parte della spedizione azzurra che cercherà di scrivere la storia. Proprio in questi giorni, a margine di una manifestazione, il patron napoletano ha confermato Reina in azzurro, affiancato da un nuovo portiere (Neto?); se così sarà, Sarri avrà a disposizione due titolari ed il Napoli avrà risolto anche il terzo problema che si trascina fino dalla passata stagione. Rimanendo in tema di calcio mercato, se Cavani che, presente alla manifestazione, ha lanciato messaggi d’amore al Napoli è poco più di una bella suggestione, il ritorno di Quagliarella, anch’egli presente alla manifestazione, sarebbe qualcosa di più di una ipotesi…si vedrà. Tre è il numero perfetto per antonomasia ed allora caro Napoli, ricomincia da tre! Tre come le stagioni di Sarri sulla panchina del Napoli. Tre come gli anni necessari per l’assimilazione completa del sarrismo. Tre come gli scudetti che vorremmo avere in bacheca tra dodici mesi. Tre come i decenni trascorsi dal primo storico successo tricolore. Tre come i colori del triangolino di stoffa che i tifosi azzurri sognano, consapevoli che stavolta si può! Complimenti al Benevento che, al termine di una esaltante cavalcata ha ottenuto la sua prima, storica promozione in serie A. Una cavalcata cominciata due anni fa, a fari spenti dalla terza categoria, che ha portato la squadra sannita al doppio salto in due anni. Il pensiero di napoletani e beneventani è tutto per Carmelo Imbriani, personaggio pulito e positivo del calcio che unisce le due squadre e che troppo presto ha dovuto salutarci. Caro Carmelo quanto ci manchi…adesso ancora di più! Complimenti al tecnico dei sanniti, Marco Baroni, che a Napoli ricordiamo per il gol alla Lazio che valse il secondo scudetto. Oltre ad essere felici che la massima serie ha una nuova rappresentante della Campania e del sud in generale, il rapporto che lega la tifoseria giallorossa e quella azzurra è qualcosa che fa bene al calcio, uno schiaffo al becero razzismo di cui si è parlato, nostro malgrado, negli ultimi tempi. In bocca al lupo agli stregoni e Avanti Napoli, Avanti!
Riccardo Muni