Tra un pensiero postato su un social network ed un whatsapp inviato dal nostro smartphone, troppo spesso finiamo per dimenticare il progressivo cambiamento che sta attraversando la nostra società. Anche il mondo del calcio, distante anni luce dagli scorsi decenni, è in continua evoluzione. La prossima frontiera sarà senza dubbio quella dei videogiochi, come testimoniato dall’acquisto effettuato dalla Sampdoria, primo club di Serie A a mettere sotto contratto un gaming professionista. Mattia “Lonewolf” Guarracino, sei volte campione italiano, spiega in esclusiva a Calciomercato.com la rivoluzione copernicana che sta investendo l’universo del football. Ecco quanto estratto da Ilnapolionline.com:
Come hai conosciuto il presidente Ferrero?
“Ho organizzato diversi eventi per le sale cinema di Ferrero, in quell’occasione abbiamo mostrato al presidente tutto ciò che c’è dietro a questo mondo, gli abbiamo fatto vedere che all’estero ci sono già squadre come Wolfsburg e Schalke che hanno già annunciato dei giocatori ed è rimasto affascinato. Da lì è nata questa collaborazione, è stato tutto molto rapido perché poi Ferrero quando vuole fare una cosa si muove con velocità. All’inizio era scettico, invece è andato tutto molto bene”.
Il movimento in Italia però è ancora allo stadio embrionale, a differenza di quanto accade in altre nazioni.
“Lo scopo è quello di proseguire su questa strada, siamo ovviamente ancora all’inizio e penso che questi primi eventi siano un assaggio utile per far capire a tutti e anche alla stessa Sampdoria questo mondo”, spiega Mattia. “Nella 1° Sampdoria eSports Cup (organizzata dai blucerchiati a Genova, ndr) sono venuti i giocatori dell’Ajax, del Levante e dello Sporting Lisbona. Loro all’estero sono visti come veri e propri professionisti della squadra, il sogno sarebbe quello di arrivare ad avere un vero e proprio campionato parallelo”.
E’ un sogno percorribile?
“All’estero già lo fanno, credo che ormai sia questione di tempo prima di averlo anche qui in Italia”.
Nella Sampdoria, chi è il migliore alla Play Station?
“I giocatori stessi sostengono che il più bravo di tutti sia Schick. Io però mi sono trovato benissimo in coppia con Regini, è davvero molto astuto nel senso che mi ripassa subito il pallone e fa sempre il mio gioco… si vede che sa giocare, altrimenti alcuni colpi non li tenterebbe nemmeno”.
La Redazione