La mattinata romana del tecnico, del presidente e i due fedelissimi
l’amministratore delegato Andrea Chiavelli ed il direttore sportivo Cristiano Giuntoli presenti all'incontro
Alle undici e trenta, con un po’ di ritardo, l’aperitivo e neanche un convenevole, ma la full immersion sul Napoli che verrà saltando a piè pari l’argomento mediaticamente più invitante, quel prolungamento-ritocco-adeguamento d’un contratto che, volendo, nell’estate prossima, potrebbe essere stracciato da Sarri presentandosi con un club disposto a pagare la «penale» da otto milioni di euro, oppure anche «cancellato» da De Laurentiis riconoscendo al proprio tecnico un indennizzo da un milione di euro.
Invece, c’è stato altro: semplicemente, rigorosamente, esclusivamente il mercato, che – per la privacy che governa le umane vicende – Sarri sintetizza nello sbuffo d’ironia nel quale sa rifugiarsi con abilità tosco-napoletana. «E’ vero, un paio di ore abbiamo parlato di queste cose, ma non siamo arrivati a niente».
Fonte: CdS