La vera svolta del contratto di Sarri potrebbe essere la clausola

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L’eliminazione della clausola e l’aumento dello stipendio sarebbero la vera svolta del nuovo accordo. E non è detto che al momento della firma non scappi un ulteriore aumento, bonus esclusi. Ma sarà De Laurentiis a decidere il da farsi, forte di un contratto blindato. E del fatto di aver già accontentato Sarri quando ha bussato alla sua porta nel maggio del 2016. Chiaro che si tratta pur sempre di una trattativa dove ci sarà una offerta e una replica. Vedremo se già oggi si potrà trovare un’intesa. Cosa non impossibile, a dire il vero. Ma non proprio probabile.
Il caso del mister azzurro è emblematico. Quando era all’Empoli guadagnava 350mila euro, cifra raddoppiata dopo il suo arrivo a Napoli due estati fa. Poi, però, l’effetto-secondo posto ha sancito un salto di qualità significativo. E ora la sua rincorsa continua, viste le ambizioni della società azzurra. Oggi, probabilmente, Sarri chiarirà le idee a De Laurentiis sul significato del suo «vorrei arricchirmi» pronunciato alla vigilia di Torino-Napoli e che provocò la reazione ironica di De Laurentiis che disse «lo arricchiremo dopo che avrà vinto due scudetti e una o due Champions». Vedremo. In ogni caso l’asticella continua a essere sempre più in alto. D’altronde, De Laurentiis con i suoi tecnici è sempre stato assai generoso: Mazzarri disse di no a 3 milioni all’anno e Benitez firmò un biennale da 3,5 milioni a stagione.

Fonte: Il Mattino

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