«E’ squallido ciò che si sente urlare in certi stadi». Ecco: sic et simpliciter, ciò che resta (anche) del Marassi doriano. «Squallido» per chiunque, anche per Luigi De Magistris, il sindaco di Napoli. E’ successo anche a Genova, domenica, ed è stata un’ora e mezza di una tristezza palpabile, è stato così brutto che dall’altoparlante, su segnalazione dell’arbitro, è partito per due volte l’invito a smetterla. «Ha ragione Insigne, per ciò che ha detto. Il calcio deve essere etica, legalità ed integrazione. Ciò che si verifica e invece squallido ed io lo vado ripetendo da tempo. La nostra risposta è sul campo: il Napoli nel girone di ritorno è stato superiore alla Juventus, per punti conquistati. La squadra – mi sembra indiscutibile – è un esempio, mentre altre tifoserie continuano ad avere un atteggiamento di odio». E dunque qualcosa bisognerà fare, affinché non si proceda in quest’assurda atmosfera: bisognerà intervenire o muoversi o dare un cenno. Qualcosa succederà, invece, nello stadio del Napoli? – «Le novità per il prossimo anno saranno i bagni, gli impianti elettrici ed i sediolini. Cercheremo di rispettare il nostro crono-programma, per creare le condizioni ideali per vincere. Perché Napoli ha voglia di vincere. Non si può più attendere, altrimenti si va in crisi d’astinenza. Il miglior calcio è il nostro, va bene, ma il risultato è lo scudetto».