Benevento, Ceravolo vuole mettere le ali ai sanniti

0

Più un dipinto di Raffaello che uno schizzo di Pop Art. L’ultimo gol di Fabio Ceravolo è una tela da maestro del Rinascimento, una pennellata curata nei minimi dettagli. Il suo 20º sigillo stagionale è entrato nella “top five” dei gol più belli dell’ultima giornata (il 1º posto glielo ha soffiato l’amico e compagno di squadra Falco) e ha segnato il punto più alto della sua carriera di goleador. Ben 20 gol, record personale Giampaolo Pazzinipolverizzato, a 3 sole lunghezze dal capocannoniere Pazzini, con il quale ora vorrebbe condividere la gioia più grande: «E’ quello che mi auguro: i suoi gol sono serviti a portare il Verona in A, vorrei tanto che accadesse anche a me col Benevento». Alla matricola giallorossa nessuno ha mai regalato nulla, tantomeno il Pisa giovedì sera, che pur da retrocesso ha voluto onorare l’incredibile spettacolo offerto dalla sua curva, colorata e carica come se avesse dovuto raggiungere il più importante degli obiettivi: «Qui soBenevento sestono stato dieci anni fa, la passione non è mai mancata – spiega Ceravolo, che ha evitato anche di esultare in rispetto di quel ricordo -. Nel primo tempo abbiamo un po’ stentato. Negli spogliatoi ci siamo detti che avremmo dovuto dare qualcosa di più per prenderci i play off e ce l’abbiamo fatta».
SIGILLO. Puscas e Falco hanno scavato il solco, la “belva” ha messo il suo sigillo nel finale di partita: «I finali cominciano a portarmi bene, anche questa volta gli ultimi minuti mi hanno premiato. Era un momento in cui la squadra pensava soprattutto a non rischiare nulla, ma il mio amico Falco continuava a cercarmi con palloni invitanti. Così quando si è creata l’occasione sono riuscito a segnare anch’io». Un vero e proprio tocco d’artista, per lui che ama la Pop Art e che si diverte a dipingere ispirato da Andy Warhol: «Sì, ma le pennellate più belle sono sempre quelle in campo, speriamo che me ne riescano ancora». A Benevento ha trovato la sua vera dimensione: è nato così il suo record personale di segnature: «Qui è stato fatto un lavoro straordinario, dalla scelta del mister, che è tra i migliori che ci sia in giro in questa categoria, al lavoro del direttore, fino al mercato: si sono incastrati tutti i mattoni importanti e abbiamo costruito un bel castello. Ora però da questa costruzione vogliamo uscire vincitori». DEDICA. Non è ancora momento di bilanci, ma qualche dedica comincia a distribuirla: «Bè, sarebbe sciocco che non ringraziassimo chi c’è dietro la costruzione di questo castello, ovvero il presidente Vigorito. Così come è d’obbligo ringraziare i nostri tifosi che non ci hanno fatto pesare mai nulla, neanche quando le cose non andavano troppo bene». Ma dopo la concessione al romanticismo, la “belva” torna ad essere tale: «Insieme ai miei compagni vogliamo regalare qualcosa di storico a questa gente, non vogliamo certo fermarci qui. Sto vivendo la mia stagione più bella e prolifica, ma l’intenzione mia e dei miei compagni è di andare avanti e di non fermarci più».

Corriere dello Sport

Factory della Comunicazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.