Combine Avellino. Izzo si gioca tutto sconto in vista?

In 1° grado il difensore del Genoa condannato a 18 mesi e il club irpino a 3 punti di penalizzazione

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Nuovo avvocato, nuove speranze. Armando Izzo stava per andare all’Inferno. Nei guai fino al collo per una storiaccia dei tempi di Avellino, una vicenda di camorra e scommesse intorno alla presunta combine delle partite con Modena e Reggina (maggio 2014). Per la Procura federale, che lo accusava di due illeciti (aggravati dall’associazione a delinquere), il difensore del Genoa, allora assistito da Antonio De Rensis, meritava 6 anni di squalifica e la successiva radiazione. Il tribunale, che lo ha giudicato un mese fa, lo ha ritenuto colpevole «solo» di due omesse denunce, condannandolo a 18 mesi. Comunque troppi – avrebbe perso una stagione e mezza e qualunque speranza di andare al Mondiale – e allora il ragazzo, d’accordo con il club, ha deciso di affidarsi a Mattia Grassani, che oggi pomeriggio (17) proverà a convincere la Corte d’appello federale dell’innocenza del suo assistito. In alternativa, cercherà di ridurre la sua permanenza in Purgatorio da 18 a 8 mesi. È il conto di due omesse denunce (la seconda in continuazione) col codice di giustizia sportiva in vigore all’epoca dei fatti. Se, poi, la difesa di Izzo riuscisse a dimostrare che nella gara contro la Reggina (già retrocessa) non fu commesso nessun illecito e, quindi, non ci fu nessuna omessa denuncia da parte del giocatore (che comunque saltò entrambe le partite incriminate per infortunio muscolare), la squalifica scenderebbe a 6 mesi.

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IL CLUB

Più complicata la difesa dell’Avellino, il cui destino è legato a quello di Millesi (5 anni in primo grado). L’avvocato Eduardo Chiacchio – che assisteva anche Pisacane, assolto – è stato già abile a contenere la penalizzazione (­3). Sentenza non prima di domani, a ultimo turno di B disputato. In ballo, la lotta per il playout.

Fon te: gasport

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