E’ scontato che Callejon rubi l’aria a chiunque, che non lasci niente, che sia un pilastro o qualcosa che gli somigli, che abbia in sé una natura difficilmente riproducibile, che faccia le diagonali difensive, quelle offensive e magari pure qualche salto carpiato da rendere complicata la scelta di un alter ego: servirebbe la riproduzione, inesistente. O qualcuno che lo ricordi. E forse è possibile. Ma con le precauzioni del caso. In principio è entrato nella lista Milot Rashica (20) albanese del Vitesse, che tra alti e bassi è rimasto comunque sottolineato con il pennarello; poi s’è staccato dal gruppo, di recente, Iñaki Williams (23 a giugno) dell’Athletic Bilbao, emerso mentre si studiava Muniain (25 a dicembre), e da quel momento la tentazione è diventata questo spagnolo di origine ghanese. In Spagna c’è da scegliere e Mikel Oyarzabal (20) della Real Sociedad ha varie funzioni, che l’hanno inserito nel data base di Castel Volturno. Ma di messaggi, quest’Europa girata in lungo ed in largo, ne sono arrivati tanti e seducenti sono stati pure quelli spediti, attraverso prestazioni rilevanti, da Bertrand Traoré (22 a settembre) che il Chelsea ha mandato a scuola all’Ajax. In casi del genere, si sa, il ritorno alla casa-madre diventa meccanico. Ma semmai dovesse aprirsi un varco, fosse anche impercettibile, che consenta di arrivare a Denis Suarez (23), rimasto un po’ ai margini dello stellare Barcellona, De Laurentiis ci proverebbe per regalarsi quei piedi di fata adatti al tridente.
Fon te: CdS