La pressione di chi gioca dopo è maggiore
La non contemporaneità. Il prossimo turno sarà quello decisivo ma il campionato andrà comunque avanti con altre due giornate. E la Lega per la penultima ha fissato le partite di Napoli e Roma in anticipo al sabato e in orari sfalsati, giocano prima i giallorossi a Verona contro il Chievo (ore 18), in serata invece gli azzurri ospitano al San Paolo (ore 20.45) la Fiorentina. Non è proprio il massimo giocare più tardi della rivale in un momento cruciale della stagione, anche se da regolamento la contemporaneità deve essere garantita solo all’ultima giornata (fissata interamente alle 20.45). La notizia non è di quella che avrà fatto piacere al gruppo azzurro anche se ovviamente in questo momento rappresenta l’ultimo dei problemi. C’è però un dato di fatto, quello che giocare per secondi e cioè quando si conosce già il risultato precedente non è semplicissimo: il Napoli quest’anno ha avuto un contraccolpo clamoroso in Champions League, dopo il pari in rimonta del Besiktas contro il Benfica, giocando con un approccio troppo morbido contro la Dinamo Kiev e chiudendo sullo 0-0.
Fonte: Il Mattino