Benevento, Baroni: “Meritiamo di andare ai play off”

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Per sé e per gli altri. Il Benevento è chiamato a salvare il campionato dalla tirannia delle prime tre. E’ l’ultima chance che rimane perché i play off si giochino: qualcuno deve fermare il Frosinone. Che, per uno scherzo del destino, è di scena sabato proprio allo stadio Vigorito. I ciociari hanno 12 punti di vantaggio sui giallorossi e 10 sul Perugia che è quarto: ad oggi dunque la post season non si giocherebbe e le prime tre Benevento sestosbarcherebbero trionfalmente in serie A. Ma il Benevento ha in mano le carte per l’ultima giocata: se vince si riporta a 9 punti, la distanza entro la quale i play off si giocano, se coglie un pari deve invece sperare che sia il Perugia (oggi a 10 lunghezze) a vincere le ultime due gare (a Latina e contro la Salernitana al Curi), con gli umbri che avrebbero la possibilità di ridare vita alle finali di maggio. Se, ed è l’ultima ipotesi, il Frosinone dovesse passare a Benevento i giochi sarebbero virtualmente chiusi.
VIGORITO DECISIVO. E’ evidente che i riflettori dell’intera serie B saranno proiettati sabato sul Vigorito, che si preannuncia pieno come un uovo per spingere i giallorossi alla conquista dei loro primi play off della storia per la serie A. E sarebbero play off meritatissimi, anche in virtù di tutte le angherie che la squadra di Baroni ha subito in questo finale di campionato. Dopo Trapani e Vicenza si pensava di aver toccato il fondo con le direzioni arbitrali, ma ad Ascoli si è andati oltre. Un’espulsione inesistente dopo appena 4′ di gioco, un’altra molto forzata nei minuti di recupero. E’ sfumata così una vittoria sacrosanta della squadra giallorossa al Del Duca. Baroni, che mantiene un aplomb invidiabile nei confronti dei direttori di gara, si è arrabbiato molto con i suoi nel dopo partita: avebeneventova pronta la sostituzione per Chibsah e il quarto uomo aveva già alzato la lavagnetta luminosa quando è accaduto il fattaccio.
Provocatorio e da punire quello di Lanni che ha trascinato di peso il ghanese fuori del perimetro di gioco, veniale quello di Chibsah che ha appena accennato ad una reazione. Era già ammonito e il secondo giallo, alzatogli quando ormai stava lasciando il campo sotto braccio ai sanitari, si sarebbe potuto evitare con un po’ di buon senso da parte dell’arbitro forlivese. Baroni avrebbe voluto che quella sostituzione fosse già avvenuta, il Benevento non sarebbe rimasto in nove e forse non avrebbe preso il gol del pari.
SPIRITO GIUSTO. Qualcosa del genere era accaduto pure a Verona, ragione per la quale il tecnico ha sbottato a fine partita. Ma la sua fiducia nella squadra resta intatta: «Noi ci siamo e ci proveremo con tutte le nostre forze fino in ultimo». Quella di sabato diventa la madre di tutte le partite per la squadra giallorossa, costretta ad affrontarla con un bel po’ di assenze pesanti: «Siamo consapevoli di questo, ma la squadra ha lo spirito giusto e la voglia per riprendersi quello che è stato suo per tanto tempo». Baroni dovrà fare a meno di Chibsah e Lopez, espulsi, di Camporese, che era diffidato ed ha subito il quinto cartellino giallo, oltre che dei giocatori che affollano l’infermeria, da Ciciretti a Cissè, fino a Buzzegoli, Melara e Bagadur. Bisognerà trovare proprio nella determinazione, la spinta necessaria per non far sì che questo campionato finisca senza la fantastica appendice dei play off.

Corriere dello Sport

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