Calcio in Pillole: rubrica di U. Garofalo – Tutt’altro che Pavoloso…
Essere acquistato nell’ultima sessione di mercato e sentirsi già un ex. E’ questa la sensazione che, probabilmente, prevale nell’animo calcistico di Leonardo Pavoletti. L’ex centravanti del Genoa, sbarcato alle pendici del Vesuvio con il desiderio di sorprendere il ct della Nazionale Ventura, è finito in pochi mesi nel dimenticatoio. Dopo aver racimolato solamente tre presenze da titolare (due in Serie A, una in Coppa Italia) e 279′ sul terreno di gioco, il numero 32 azzurro è rimasto in panchina nelle ultime 6 gare di campionato. A quattro match dal termine della stagione, con il secondo posto ad una sola lunghezza di distanza, sarà difficile per l’attaccante livornese incrementare il proprio minutaggio. A differenza dei compagni Rog (11 presenze in Serie A, 2 in Champions League, 2 in Coppa Italia) e Maksimovic (8 presenze in Serie A, 2 in Champions League, 2 in Coppa Italia), su cui Sarri ha apertamente dichiarato di puntare fortemente nelle prossime stagioni, Pavoletti non sembra rientrare nei piani del Napoli. Il club partenopeo, infatti, alle prese con il rinnovo di Mertens ed il recupero di Milik, ritornato tra l’altro al goal contro il Sassuolo, non necessita di un’ulteriore punta di peso in organico. L’attacco più prolifico della Serie A, come dimostrano i recenti movimenti di Giuntoli, è semmai alla ricerca di un calciatore che possa agire sulle corsie esterne, per regalare a Sarri un valido sostituto di Insigne e Callejon. L’unica chance di permanenza per il centravanti definito a Genova “Pavoloso” dipende dal destino di Mertens: in caso di cessione o di un improbabile ritorno sull’out mancino del folletto belga, l’ex Grifone si giocherebbe le proprie carte con il più giovane e tecnico Milik, rischiando di ripercorrere le orme dello scontento Gabbiadini. Preparare nuovamente la valigia, a sei mesi dall’ultima partenza, appare la scelta più giusta per un attaccante che la scorsa stagione ha dimostrato di avere il fiuto da bomber. A De Laurentiis l’arduo compito di non svalutare un patrimonio della società, costato al Napoli ben 18 milioni di euro.
Calcio in Pillole, rubrica a cura di Umberto Garofalo
RIPRODUZIONE RISERVATA ©