Quando la “meglio gioventù azzurra” è arrivata all’ ombra del Vesuvio, Hamsik da capitano e da veterano, assieme a Maggio, ha spiegato cosa significa il Napoli. Ieri Zielinski ha spiegato: «Questa è una grande squadra, a Napoli mi trovo meravigliosamente e voglio rimanere più a lungo possibile». Il centrocampista polacco, Maurizio Sarri già lo conosceva, per cui il suo “inserimento” negli schemi del tecnico azzurro è stato meno problematico che per gli altri. Diawara, per esempio, quando ha messo piede a Napoli, aveva saltato tutta la preparazione estiva per il braccio di ferro con il Bologna. Ha dovuto iniziare da zero, ma il gioco di Sarri, contagioso, come una meravigliosa malattia, lo ha “preso”. La benzina verde della mediana azzurra, che corrisponde ai nomi di Rog, Zielinski e Diawara, ha un unico denominatore comune: Giuntoli. Il ds non ha mollato Zielinski quando tutti pensavano che il Liverpool lo avesse preso già; ha insistito con il Bologna quando i felsinei puntavano a scatenare un’asta; ha assecondato la Dinamo Zagabria che aveva chiesto che Rog rimanesse in Croazia per il preliminare di Champions. In campo li potremo rivedere presto tutti e tre: magari nei finali di partita. Magari già con il Cagliari. Il futuro è loro, ma anche il presente. (Il Mattino)
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