Al Meazza un’onda azzurra al seguito del Napoli. Ma c’è una novità
La carica dei cinquemila. Il Meazza più azzurro che nero, almeno nello spicchio che sarà riservato alla tifoseria ospite, di nuovo colorata e numerosa, come quella ammirata a Reggio, non più tardi di una settimana fa. Tifosi al seguito, da Napoli e dalla Lombardia, terra d’azione per diversi partenopei che hanno trovato fortuna e lavoro altrove. Entusiasmo, dunque, nonostante lo svantaggio accumulato nei confronti della Roma che non ha scoraggiato i più appassionati, pronti a sostenere la compagine guidata da Maurizio Sarri, chiamata all’impresa per non perdere ulteriore terreno dalla seconda piazza. Appoggio incondizionato, anche dopo il pari beffa del Mapei, salutato senza contestazioni ma con tanto di ringraziamenti per una squadra che in campo aveva lasciato tutto, al netto della sfortuna. Il pubblico ha apprezzato lo sforzo e più in generale il grande calcio espresso dal Napoli, passando oltre i successi e i titoli, rimandati magari all’anno seguente. Resta aperto l’obiettivo secondo posto, una questione economica per il club e di prestigio per gli sportivi partenopei che gradirebbero non poco concludere la stagione davanti alla Roma. Tutto passa dalla trasferta di San Siro, con gli azzurri di fatto obbligati a vincere. La posta in palio, decisamente importante, ha spinto la tifoseria organizzata e non a prendere d’assalto le biglietterie telematiche, andate letteralmente in tilt data la grande mole di richieste arrivata dal capoluogo campano.
LA NOVITA’ delle ultime ore che ha dato una forte accelerata alla prevendita è legata alla scelta di alcuni gruppi della curva A di uniformarsi ai colleghi di gradinata e di aderire dunque alla tessera del tifoso, osteggiata prima e abbracciata poi. Lo strumento, necessario per assistere alle gare in trasferta, è stato fonte di accese discussioni nel piccolo grande universo degli ultras partenopei: la curva B è rimasta su posizioni intransigenti, rifiutando di fatto di tesserarsi mentre la A, dopo anni di “resistenza” si è pian piano piegata alla “carta”, scegliendo dunque di tornare a viaggiare non solo in Europa ma anche in Italia. Già a Reggio Emilia si era notata una presenza significativa della componente ultras, destinata addirittura a crescere domani sera in quel di Milano. Una spinta in più per provare a giocare un brutto scherzo a Inter e Roma.
Il Roma