Il «patto dell’orgoglio» dei nerazzurri, gli umori dopo il ritiro

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Da ieri sera, dopo cena, la squadra è tornata a dormire sotto lo stesso tetto della Pinetina. Questa mattina un’altra seduta dedicata all’analisi del Napoli, poi nel pomeriggio in campo per lavorare sulla formazione da opporre a quella di Maurizio Sarri. Il «patto dell’orgoglio» torna così a splendere per potersi tramutare settimana prossima nel «patto per l’Europa» a fronte di risultati favorevoli. I volti incupiti delle ultime settimane di Gabigol e Brozovic, per esempio, devono essere superati e messi da parte per il bene collettivo. In questo sono stati utili i confronti fra i vari amici dentro lo spogliatoio. Gli argentini, i brasiliani (più Joao Mario), gli slavi e gli italiani tra di loro si parlano e si ascoltano anche al di là delle riunioni di gruppo. Nessuno però ha mostrato segni di particolare insofferenza in questa situazione. Tutti uniti per inseguire l’Europa League e per l’orgoglio nerazzurro e individuale. In attesa di ascoltare anche il discorso del patron Zhang Jindong, in arrivo alla Pinetina tra sabato e domenica mattina. Alla fine i giocatori non si potranno nascondere. In campo, domenica sera, ci saranno loro. Le parole, le promesse, gli impegni e i buoni propositi spariranno. Bisognerà correre e giocare.

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Fonte: Gasport

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