Serie B, Benevento il ritiro per superare la crisi
Avanti col ritiro. Sono stati i giocatori ad avallare una decisione che poteva anche essere nell’aria, subito confermata dal presidente Oreste Vigorito che al termine della gara del Manuzzi ha provato a calmare un po’ gli animi inquieti dei tanti sostenitori saliti in Romagna. «La squadra è mortificata, ma non bisogna mollare la presa. Bisognerebbe anzi prendere spunto dai sostenitori che si sono fatti tanti chilometri e che vanno solo elogiati e ringraziati per tutto il sostegno che continuano a darci. Purtroppo il momento è durissimo e bisogna raddoppiare gli sforzi per venirne fuori. Il vero Benevento è certamente quello ammirato nei primi 45′, al quale onestamente è mancato solo il gol. Nella ripresa s’è oscurato il cervello a qualche nostro giocatore, se non a tutti, e da quel momento è andata com’è andata. La scelta dei ragazzi di rimanere in ritiro è una decisione presa assieme all’allenatore, e sarà in una formula differente perché sarà “flessibile”, cioè darà la possibilità alle famiglie di visitare i giocatori fino a venerdì quando andranno in ritiro pre-partita».
Vigorito sembra allontanare però lo spettro dell’esonero per Baroni: «Andiamo avanti fino all’ultimo, forti delle nostre certezze acquisite durante la stagione. Siamo pur sempre una matricola, mi pare che in troppi se ne dimenticano quando le cose vanno male. Vogliamo arrivare ai play-off e lotteremo sino a che ci sarà la possibilità di farlo».
SALUTI A DISTANZA. Baroni non s’è presentato a fine gara in sala stampa, dove invano hanno atteso per un’ora gli addetti ai lavori. Il tecnico ha preferito restare negli spogliatoi dove il confronto con la squadra è stato immediato e subito risolutore, tanto da aver portato alla decisione di proseguire col ritiro presso l’Hotel Europa di Venticano. I tifosi, che hanno incitato la squadra anche sul 4-0 senza mai smettere di cantare, a fine gara avevano invitato a gran voce i giocatori a recarsi sotto il settore loro riservato, con questi che hanno però preferito non avvicinarsi più in là della trequarti (sono rimasti a circa una trentina di metri di distanza) salutando e applaudendo i sostenitori ma dirigendosi poi in fretta e furia verso il tunnel degli spogliatoi mentre in sottofondo si avvertiva distintamente il coro “onorate questi colori”. Anche Baroni ha accompagnato la squadra all’uscita dal campo, dimostrando di volerci mettere la faccia nonostante il momento decisamente delicato. Facile però immaginare che il derby in programma lunedì primo maggio diventi determinante per le sorti del tecnico: a secco di vittorie da quattro gare (un solo punto raccolto nello 0-0 col Vicenza), pur restando ancora con entrambi i piedi nei play-off i tre punti diventano imprescindibili per proseguire senza indugi il rapporto. Anche perché dopo il blackout di 18′ accusato a Cesena gli alibi rischiano di essere terminati.Corriere dello Sport