Bruscolotti ai microfoni de Il Mattino: “E’ un bene anche per la socetà il rinnovo di Insigne. Per lo scudetto: trattenere i migliori e nuovi forti innesti”

Di partite con il Napoli ne ha giocate 511 in 17 anni: quella azzurra è stata la sua unica maglia, dopo i primi due anni di carriera nel Sorrento. Bruscolotti è la vera bandiera del club, ha lasciato una traccia incancellabile, un simbolo

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Le sue parole

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 Sentiva in maniera fortissima l’amore per la maglia e riuscì a coronare il sogno di vincere lo scudetto. «E a Insigne ora auguro con tutto il cuore di poter vincere lo scudetto con il Napoli».
Per adesso si gode il rinnovo fino al 2022: ora è la vera bandiera.
«È giusto così. Lorenzo se lo è meritato per le sue prestazioni e poi da napoletano può dare tantissimo all’interno del gruppo, potrà avere un ruolo determinante. Ed è un bene anche per la socetà che ci sia in squadra un napoletano con il quale avere un feeling particolare».
Insigne può diventare un simbolo come è stato lei?
«Deve solo avere la continuità negli anni per rimanere ai vertici. Sul campo dovrà essere sempre il primo sotto tutti gli aspetti: il ruolo non è facile, anzi direi che è gravoso ma nello stesso tempo ricco di soddisfazioni perché Lorenzo rappresenta il suo ambiente».
Ora è a tutti gli effetti un leader della squadra?
«Sì lo è, sia per quello che sta facendo sul campo e sia per l’accordo trovato con la società: adesso il suo ruolo si rafforzerà ulteriormente e dovrà diventare ancora più leader».
Essere napoletano dà una forza in più per spingere la squadra?
«Questo scatta dentro di te perché ti senti parte integrante di questa città, di questa squadra. Sei sempre portato a voler dare il meglio e a tirare fuori tutto quello che hai dentro proprio per questo legame fortissimo con Napoli».
Nel calcio moderno ci sono sempre meno bandiere: l’ultimo esempio Totti, ora Insigne.
«Oggi è molto più difficile anche perché ci sono i cambi societari. Lorenzo è ancora giovanissimo, ha cominciato da ragazzino con il Napoli e ha questa possibilità di essere ancora a lungo la bandiera azzurra».
Lo scudetto a Napoli lo può vincere?
«Ripeto, questo è il mio augurio, ma dipende da tanti fattori. Bisognerà vedere i programmi della società, la crescita ulteriore. Già la sua riconferma è un fatto importantissimo perché il club se tende a confermare i migliori che ha in organico è sulla strada giusta. Poi dovrà portare qualcosa di nuovo per migliorare ulteriormente l’organico».
Vincerlo sarebbe la sua consacrazione?
«Per un napoletano che gioca con la maglia del Napoli resta il sogno più granche si possa coronare».
Da napoletano come si gestiscono le pressioni dell’ambiente?
«Dando il meglio di se stessi in tutto, in ogni momento e in ogni situazione. Napoli è una città che regala emozioni uniche, da nessun’altra parte è così: Lorenzo da napoletano dovrà far capire questo ai compagni e far avvertire loro fino in fondo l’importanza di giocare a Napoli».
Lo ritiene in questo momento il miglior talento del calcio italiano?
«Se non il migliore in assoluto, sicuramente tra i primi per quello che sta facendo vedere: quest’anno mi è piaciuta molto la sua crescita non solo dal punto di vista delle prestazioni ma anche a livello caratteriale. Ed è proprio questo che lo ha reso più forte».Nel suo presente e nel suo futuro c’è anche l’Italia?
«Continuando su questi livelli non dovrebbe avere problemi a diventare un protagonista in maniere fissa nel giro della Nazionale».
Ora non è solo un attaccante fenomenale, difende, pressa: un giocatore completo.
«Questo dimostra che quando c’è la volontà, quando c’è il sacrificio puoi migliorare sotto tutti gli aspetti. E lui lo sta facendo benissimo».
Il rinnovo di Insigne è un grande colpo di De Laurentiis?
«Sicuramente, la società ha mostrato la piena disponibilità venendo incontro alle richieste del ragazzo garantendogli un compenso importante. Lorenzo ha dimostrato di meritarselo sul campo ed è frutto del suo lavoro».
Sarà capitan futuro ereditando la fascia di Hamsik: un cammino già delineato?
«Un bene che sia così. Dopo aver sottoscritto questo impegno è normale che da napoletano prima o poi dovrà essere lui ad indossare quella fascia. Con questa scelta ha confermato di volersi legare per sempre al Napoli».
Ha segnato già 16 gol: è la sua stagione migliore?
«Sta viaggiando su grandi livelli, per lui parlano i fatti. Sicuramente è un’annata strepitosa».
Quanto c’è di Sarri dietro questa definitiva esplosione?
«Sarri è stato bravo a fargli capire che il suo ruolo non è solo quello di attaccante ma di partecipare di più al gioco di squadra e di dare una mano ai compagni nei momenti di difficoltà».
Può battere il suo record di presenze?
«L’età è dalla sua parte. Gli auguro un cammino più lungo possibile ma che si fermi a una partita meno di me”

Fonte: Il Mattino

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