Allan non esulta: “Ringrazio Udine ma oggi sono a Napoli”

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Non ha esultato Allan. Per rispetto alla sua ex squadra che lo ha fatto conoscere al grande calcio. Madureira, Vasco da Gama e poi il volo verso l’Italia dove esordì subito contro la Juventus. È il suo primo gol in questa stagione, il quarto con la maglia del Napoli, il tredicesimo azzurro a segnare in questo campionato di serie A. A Udine, Guidolin lo piazzò centrale di centrocampo, e il ragazzo si dimostrò un gran recuperatore di palloni favorendo così le ripartenze dei friuliani. Si può dire che Guidolin abbia dato una vera svolta alla carriera di Allan.

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E lui non lo ha dimenticato perché è grazie a lui se è poi passato in una grande squadra come il Napoli. «Sono stato tre anni all’Udinese e sono stato veramente bene, è stata una bella esperienza, ma oggi sono a Napoli, abbiamo obiettivi da raggiungere e speriamo di fare una partita importante» ha detto prima del match.

Lo scorso anno capì subito il cuore della città e lo esternò in una intervista: «Questa città assomiglia a Rio – disse – La gente qui, dimentica i problemi quotidiani attraverso il calcio».

E questa cosa lo ha fatto immedesimare sin da subito con la tifoseria napoletana che lo ha eletto a muro di centrocampo, invalicabile, impenetrabile, ma soprattutto inarrestabile. E ieri ha guidato il centrocampo azzurro riscoprendo la gioia del gol che quest’anno gli era mancata. Ne aveva segnati tre lo scorso anno, contro Empoli, Lazio e Milan, è arrivato il quarto alla sua maniera: scardinando il pallone dai piedi di Adnan, entrando in area e scaraventando il pallone alle spalle di Karnezis. Ci ha creduto fino alla fine, vedendo un pallone sul quale si poteva avventare come un falco.

 

 

Fonte: Il Mattino

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