Oggi durante Marte Sport Live, in onda su Radio Marte è intervenuto Ivan Zazzaroni, giornalista. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:
“Pensare che ormai tutta la Milano calcistica sia cinese, mi amareggia un po’. Sono un nostalgico e l’idea che il calcio italiano stia andando per la globalizzazione mi spaventa un po’. Ormai sono rimaste poche società italiane, quasi tutte indebitate e tra le big solo Napoli e Juve rimangono italiane col bilancio a posto. Può essere anche l’inizio di un nuovo calcio, comunque. Cerchiamo di vedere anche un lato positivo. Quello del Milan rimane sicuramente un cambio epocale.
Giocare nelle feste? Non è una novità, ricordo un Bologna-Roma molto tempo fa’ giocato durante le feste. Mi auguro che il calendario sia fatto con logica, senza mettere troppe partite al Nord di sera, visto che il clima diventa parecchio rigido in quei periodi. Potrebbe portare però anche molti problemi, perché i giocatori sudamericani non gradiranno moltissimo, dato che sono soliti partire subito dopo il 22-23 dicembre.
Napoli-Udinese? Per me finisce 2-0. Galliani al Napoli? Non lo vedrei mai e poi mai. E’ legatissimo al Milan e lui ha sempre detto che la sua storia di club sarà vincolato senza tempo al Milan. Sarri sta valorizzando tantissimi giocatori e diciamolo, ha scelto il metodo più bello per perdere. Manca ancora uno step successivo per raggiungere le big d’Europa. Il Napoli non è abituato a vincere tanto e ha vinto quando c’erano i campioni. Servono persone del genere, non ci sono scorciatoie. Ricordiamo la piazza dov’era finita, e adesso è una delle migliori squadre del nostro panorama. Nessuno a Napoli pensava di poter vincere lo scudetto quest’anno, quindi Sarri e i napoletani devono essere orgogliosi di questa squadra.
Mertens? La volontà del suo agente è quello di andar via. Vedremo se ADL farà di tutto per tenerlo o preferirà incassare un cifra iperbolica per un giocatore di trent’anni. Mertens deve pensare quanto il Napoli ha fatto bene per lui, e ragionare se riuscirà a replicarsi anche al di fuori del contesto azzurro. Poi c’è Milik sulla quale tornare ad investire e bisogna ripartire da lui”.